Dal capolavoro di Benioff Brødre, arriva nel delizioso Stanze Segrete di Roma ‘Brothers’ una riduzione teatrale convincente firmata da Matteo Fasanella

Brothers: l’emozione del cinema a teatro

Nel teatro scrigno di Via della Penitenza a Roma, il delizioso Stanze Segrete di Roma diretto da Ennio Coltorti è in scena fino al 26 novembre Brothers, un libero adattamento da Brødre di David Benioff.

Uno spettacolo che porta in scena temi spinosi e che fa i conti con la contemporaneità di un testo che ha già avuto un paio di riduzioni cinematografiche.

Ma se la sfida di riportare in teatro le atmosfere di un romanzo intenso che tocca temi assoluti legati al quotidiano casalingo sfiorando l’universale risulta ambiziosa, la compagnia di giovani attori guidati da Matteo Fasanella risponde pienamente alle aspettative, riproducendo con credibilità i momenti e i sentimenti.

Sensazioni che nel piccolo Teatro Stanze Segrete si fanno tattili, sfiorano lo spettatore e lo rendono partecipe di un dramma intenso affidato alla recitazione di Andrea Venditti, Giulia Bornacin, Claudio Crisafulli, Paolo Buglioni e a rotazione Giulietta Rebeggiani, Chiara Barletta e Eleonora Setzu nel ruolo della figlia.

La guerra, l’Afghanistan, l’amore, la morte, la fratellanza e la sopravvivenza sono i temi trattati da Brothers e i tre attori principali fanno fluire il racconto senza intoppi, nonostante l’emozione e la difficoltà del testo, guidati dal regista Matteo Fasanella che dimostra un’attenzione ai dettagli mai scontata.

Nel loro antagonismo, particolare impatto hanno Claudio Crisafulli e Paolo Buglioni, tra i maestri del doppiaggio italiano, che impersonano con tormento e realismo il travagliato rapporto padre – figlio in un conflitto di sentimenti decisamente coerente con i personaggi.

Tiene bene il palco anche Andrea Venditti, nel difficile ruolo del soldato reduce di guerra, passionale e geloso, disadattato e altalenante nel suo rapporto con la figlia.

Credibile anche Giulia Bornacin, figura contesa tra i due fratelli.

Nota di rilievo anche per l’adattamento del testo, effettuato dallo stesso Matteo Fasanella che mantiene fede alle istanze del capolavoro di Benioff, focalizzandosi con perizia sui nodi cruciali, rendendo di fatto quasi “cinematografica” un’esperienza teatrale.

Foto di Simone Malatesta.

Brothers: emozionante, diverso, consigliato.