Dopo la morte di Davide Astori sono in tantissimi ad aver pensato alla piccolina avuta da Francesca Fioretti: come reagirà alla notizia? Come spiegarle che il suo papà non c’è più? Ecco 10 consigli per aiutarvi a spiegare la morte ai bambini e aiutarli ad affrontare il lutto

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La drammatica notizia della scomparsa di Davide Astori ha sconvolto l’intero mondo del calcio italiano. Il capitano della Fiorentina lascia la sua compagna Francesca Fioretti e sua figlia Vittoria. Mister Antonio Conte, che aveva allenato il giocatore in Nazionale, ha subito pensato alla bambina.

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È una tragedia – ha detto l’allenatore del Chelsea – è veramente difficile ora trovare le parole per la famiglia. Sono veramente vicino alla famiglia perché aveva solo 31 anni. E’ molto difficile spiegare la situazione a sua moglie, ai suoi genitori e a sua figlia“.

Sarà davvero difficile spiegare alla piccola Vittoria che suo papà non c’è più. Ma come si fa a spiegare un lutto ai bambini?

Come spiegare un lutto ai bambini? Ecco le soluzioni per affrontarlo

Non essere evasivi – Quando i bambini fanno domande, non bisogna mai essere evasivi. Bisogna dare invece risposte accettabili, ma con delicatezza, alle loro domande secche.

Cercare di dare un messaggio di speranza – Se la vostra famiglia è religiosa, basare le spiegazioni sulla fede può essere un ottimo modo per rendere accettabile una spiegazione. Dire frasi come “Ci ritroveremo in Paradiso“, ad esempio, è un ottimo segnale di speranza. Se invece siete atei, cercate di non essere spietati con il bambino e di usare invece frasi come “Non lo rivedremo, ma il suo ricordo vivrà sempre con noi“.

Arrivare in maniera graduale alla notizia – Dare la notizia di un lutto in maniera brutale può essere soltanto controproducente per il bambino. Va invece avvicinato alla realtà in maniera graduale, spiegando con calma come stanno le cose.

COSA ACCADRA’ A FRANCESCA FIORETTI E ALLA BAMBINA DI DAVIDE ASTORI: LA DECISIONE DOPO IL LUTTO 

Come spiegare un lutto ai bambini? Indicazioni sul funerale, i ricordi e i giorni di lutto

Attenzione al funerale – Portare il bambino al funerale può essere un’arma a doppio taglio ed è una decisione che dipende molto dal tipo di morte che ha colpito la persona cara. Evitare quindi di farlo assistere a scene di disperazione estrema come può accadere per morti improvvise e inaspettate. Un’altra buona soluzione è quella di farlo rimanere con persone care non coinvolte direttamente dall’evento.

Affrontare l’argomento condividendo il dolore – Il bambino, in molti casi, dirà che sente una certa mancanza per la persona scomparsa. In quei momenti, è importante condividere il dolore, spiegandogli che anche a voi manca tanto e magari ricordare qualche bel momento passato insieme a quella persona.

Non chiuderlo nel lutto – L’importante è non lasciare il bambino in situazioni estremamente prolungate di tristezza assoluta. La vita continua. Quindi, anche in quei brutti momenti, è sempre importante cercare di coinvolgerlo in attività vitali che facciano passare un messaggio di speranza

Come spiegare un lutto ai bambini? Ecco le ultime indicazioni da seguire per farlo al meglio

Evitare di piangere in sua presenza – Non bisogna assolutamente farsi trasportare nel pianto più assoluto. Il rischio è che i bambini perdano la speranza e che si facciano coinvolgere troppo, imitando il comportamento.

Ammorbidire la realtà – Se si parla di morte è inevitabile che un bambino si troverà di fronte a qualche domanda scomoda come “Ma morirai anche tu?\Morirò anche io?“. Non mentire mai, ma ammorbidire la realtà per facilitare l’accettazione della morte, magari con risposte come: “Sì, ma succederà un giorno lontanissimo”.

Andare al cimitero – Il contatto con le tombe e il rito di lasciare i fiori ai nostri cari è un gesto che aiuta a tenere vivo il ricordo della persona venuta a mancare. Portarci i bambini può essere molto utile per mantenerli in qualche modo in contatto con la persona scomparsa.

Comportarsi in maniera positiva – Alle volte, travolti dal lutto, noi adulti smettiamo di mangiare o di dormire. Si tratta di un comportamento da cercare di non mostrare mai davanti a un bambino. Sia perché potrebbe imitarci, sia perché sono gesti provocati da un’attitudine negativa che annulla la sensazione di speranza.

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