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Quando la Bibbia cita l’India: una stranezza?

Che senso ha trovare l’India in un testo scritto secoli prima che il nome “India” fosse codificato così come lo conosciamo oggi? La menzione appare nel Libro di Ester, dove si parla di un regno che si estende “dall’India all’Etiopia”. Un passaggio che ha lasciato perplessi studiosi e lettori: com’è possibile? E soprattutto: si tratta davvero di una profezia o c’è un’altra spiegazione?

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“Hodu”: il nome antico che indica l’India

Nel testo ebraico originale, il termine utilizzato è “Hodu”, e gli storici concordano nel collegarlo alla regione dell’Indo, oggi tra Pakistan e India. Sebbene non si tratti dell’“India” moderna, la Bibbia fa dunque riferimento a territori asiatici noti in epoca persiana. È una testimonianza di come quelle terre, pur con altri nomi, fossero già presenti nell’immaginario e nella geografia politica dell’epoca.

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Profezia o riferimento storico?

La citazione non è tanto una previsione quanto il riflesso del potere dell’Impero persiano, che al tempo si estendeva davvero fino all’India nord-occidentale. L’uso del nome “Hodu” è quindi coerente con la geopolitica del VI-V secolo a.C. e non va inteso come profezia in senso stretto. È però significativo che la Bibbia riporti questi confini, mostrando un sorprendente livello di consapevolezza geografica.

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L’effetto sorpresa: perché stupisce ancora oggi?

Quello che oggi chiamiamo India non era identificato con quel nome in occidente fino a secoli dopo. Da qui la confusione: chi legge con occhi moderni può pensare a un errore temporale o addirittura a una preveggenza. In realtà, è solo l’effetto di traduzioni successive che hanno usato “India” per rendere comprensibile al lettore moderno il riferimento originale a “Hodu”.

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Il valore simbolico e culturale di questa menzione

Pur non essendo una vera e propria profezia, la menzione della futura India nella Bibbia ci parla di contatti lontani, di confini vastissimi e di un’umanità già interconnessa. Non è un caso isolato: anche Ophir, un luogo ricco e misterioso citato più volte nella Bibbia, potrebbe essere legato all’India o al Sud-est asiatico. Questo dimostra come la Bibbia non sia solo un testo spirituale, ma anche uno specchio del mondo antico.

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