Alberi come segnali naturali del sottosuolo
Gli alberi hanno radici profonde che assorbono acqua e gas dal terreno. Quando si verifica un aumento della pressione magmatica sotto la superficie, alcune emissioni di gas vulcanici come il biossido di zolfo possono alterare il terreno e l’umidità locali.
Cosa dicono i modelli vulcanologici
Questo cambia il modo in cui le piante assorbono nutrienti, portando spesso a cambiamenti visibili nelle foglie e nei rami: ingiallimenti, scolorimenti o caduta prematura diventano segnali naturali di possibile attività vulcanica.
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L’ultima scossa e l’attenzione al cambiamento vegetale
Soltanto ieri, nelle prime ore del mattino, una scossa significativa di magnitudo 3,9 è stata registrata a Bacoli, nel cuore dei Campi Flegrei, suscitando preoccupazione nelle comunità locali. Subito dopo, alcune segnalazioni parlano di foglie che hanno assunto toni più chiari o giallastri, fenomeno che i ricercatori considerano possibile preludio a variazioni nel flusso di gas sotterraneo.
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Come osservare e interpretare i segnali delle piante
Per chi vive nei territori attorno ai vulcani, osservare la vegetazione può dare indizi utili: foglie che cambiano rapidamente colore, perdita eccessiva di clorofilla o ingiallimenti improvvisi. Questi cambiamenti non sempre indicano eruzione imminente, ma se accompagnati da tremori frequenti e aumento dei gas, meritano attenzione. L’Osservatorio Vesuviano monitora costantemente tali segnali con sensori geochimici e fitosanitari.
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Cosa fare in caso di segnali premonitori
Se noti degli alberi ingialliti senza motivo apparente, segnala il fenomeno alle autorità locali e agli enti scientifici (INGV, Protezione Civile). Inoltre, segui i bollettini ufficiali: in passato, le scosse ripetute hanno già spinto la Regione a valutare piani di evacuazione nell’area flegrea.
