Venere, dove si celano gli asteroidi più pericolosi
Un nuovo studio condotto da ricercatori provenienti da Brasile, Francia e Italia ha acceso un allarme significativo: almeno tre asteroidi potenzialmente in grado di distruggere intere città sono nascosti dietro Venere, rendendo estremamente difficile intercettarli in tempo utile. La vicinanza del pianeta al Sole e il suo stesso bagliore abbagliante contribuiscono a creare una sorta di “zona cieca” nello spazio, un’area che i telescopi terrestri non riescono a osservare con chiarezza. Proprio in questa regione si muovono silenziosamente corpi celesti che potrebbero mettere a rischio la Terra.
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2020 sb, 524522 e 2020 cl1: i tre nomi che spaventano gli scienziati
Gli asteroidi più minacciosi finora individuati sono stati battezzati 2020 SB, 524522 e 2020 CL1. Hanno dimensioni che vanno dai 100 ai 400 metri di diametro e seguono orbite in sincronia con quella di Venere, definite “co-orbitali”. Sebbene questo sincronismo li tenga lontani da Venere stessa, non offre alcuna garanzia di sicurezza rispetto alla Terra. Il problema principale è che queste orbite non sono stabili: qualsiasi variazione gravitazionale causata, ad esempio, dall’influenza di altri corpi celesti, potrebbe deviarli verso il nostro pianeta.
Un impatto devastante: crateri e onde d’urto peggiori di Hiroshima
Se uno di questi asteroidi colpisse una zona abitata della Terra, il risultato sarebbe catastrofico. Secondo gli scienziati, l’energia sprigionata supererebbe di oltre un milione di volte quella della bomba nucleare sganciata su Hiroshima. Si creerebbe un cratere di più di tre chilometri di diametro, accompagnato da incendi diffusi e, se l’impatto avvenisse in mare, anche da tsunami. La vicinanza orbitale alla Terra è allarmante: la loro MOID (distanza minima di intersezione orbitale) è inferiore a 0,0005 unità astronomiche, ovvero meno di 47.000 chilometri, più vicina della Luna.
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Nuove missioni verso Venere?
Il vero problema, spiegano gli autori dello studio, è che l’attuale tecnologia terrestre non è sufficiente a monitorare questi oggetti pericolosi. Anche i telescopi più avanzati, come il Rubin Observatory in Cile, riescono a osservare questi asteroidi solo per brevi periodi, da due a quattro settimane. Per questo motivo, i ricercatori propongono una soluzione radicale: inviare una sonda spaziale dedicata proprio a mappare l’area dietro Venere, un’iniziativa che potrebbe rappresentare l’unico modo per scoprire in tempo gli asteroidi nascosti e potenzialmente letali.
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Gli scienziati continuano a studiare
Nel frattempo, gli scienziati continuano a monitorare anche altri asteroidi a rischio, come il 2024 YR4, che ha una probabilità dell’1 su 25 di colpire la Luna entro il 2032. Se ciò accadesse, sarebbe la prima volta che l’umanità assiste in tempo reale alla formazione di un cratere lunare causato da un oggetto conosciuto. Un evento simile non danneggerebbe la Terra, ma offrirebbe dati preziosi per capire meglio come proteggere il nostro pianeta in futuro.
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