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Come cambia la residenza estiva del Papa a Castel Gandolfo

Castel Gandolfo si prepara a riaccogliere il Papa in villeggiatura. A differenza del suo predecessore, Papa Leone XIV ha scelto di trascorrere parte dell’estate lontano dalla torrida Roma, tornando a occupare gli spazi storici delle ville pontificie. Ma con una sorpresa: l’antica residenza cambia pelle. Addio silenzi museali, benvenuti sport, relax e aria di vacanza vera.

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Da museo a centro sportivo, ma non nel palazzo storico

Leone XIV non alloggerà però nel celebre palazzo apostolico. Dal 2016, infatti, quell’edificio è stato trasformato in un museo permanente, con tanto di stanze pontificie visitabili dal pubblico. Anche il prestigioso appartamento al primo piano, dove si spense Paolo VI, è ormai parte integrante del percorso turistico. Per questo, la scelta è ricaduta su una location alternativa: Villa Barberini, un tempo riservata a passeggiate e momenti contemplativi, ora al centro di una trasformazione più dinamica.

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Una piscina storica torna a vivere

Tra gli interventi più rilevanti c’è il ripristino della piscina privata, che era caduta in disuso. È la stessa dove, decenni fa, amava nuotare Giovanni Paolo II. I lavori, portati avanti in gran segreto, sono serviti a riportare la struttura a uno stato perfettamente funzionale. Un piccolo lusso che sembra perfettamente in linea con lo stile di Papa Leone XIV, noto per il suo stile sobrio ma moderno, e per l’attenzione al benessere fisico.

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Il campo da padel e lo stile sportivo del nuovo pontefice

Non solo nuotate al tramonto: a quanto pare, nella tenuta è in fase di progettazione anche un campo da padel. Non è chiaro se sarà il Pontefice stesso a sfruttarlo (alcuni sostengono che l’atletico Leone XIV sia un appassionato sportivo) o se verrà utilizzato dal suo entourage. Quel che è certo è che la residenza estiva sta cambiando immagine, trasformandosi in un luogo di svago e salute, più che in un rifugio di contemplazione silenziosa.

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Una scelta simbolica tra privacy e sicurezza

La decisione di alloggiare a Villa Barberini, però, non è priva di criticità. Secondo alcune fonti, l’unico punto debole sarebbe la vicinanza alla strada, che potrebbe rappresentare una sfida dal punto di vista della sicurezza. Ma al di là delle valutazioni logistiche, il ritorno del Papa tra i giardini di Castel Gandolfo segna una piccola rivoluzione: non solo un recupero della tradizione estiva pontificia, ma anche un modo per raccontare una nuova idea di spiritualità, più vicina al corpo, al movimento e alla vita quotidiana.

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