La regola sul colore bianco a Wimbledon
Il regolamento di Wimbledon impone che ogni capo indossato in campo — compresi i reggiseni e la biancheria intima — debba essere interamente bianco, fatta eccezione per eventuali rifiniture o loghi di colore non più larghi di un centimetro. Questa specifica ha generato tensioni tra le tenniste, a causa del rigore formale che arrivava a influire anche sul comfort personale.
Foto: Kikapress
I casi celebri: venus williams e il bra rosa
Un esempio emblematico arriva dal 2017: Venus Williams si presentò sul campo con un reggiseno rosa visibile durante il match, violando il divieto. Gli ufficiali la costrinsero a cambiare kit dopo una breve sospensione per pioggia. Venus descrisse l’episodio come “imbarazzante” e preferì non commentare ulteriormente.
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La regola da rispettare diventa difficile per le tenniste
Diverse fonti hanno riportato che alcune giocatrici sono state invitate a rimuovere o sostituire reggiseni perché contenenti anche una minima tonalità non bianca. In alcuni casi, si sarebbe arrivati al punto da farle giocare senza reggiseno pur di rispettare alla lettera il dress code, con forti critiche da parte di atlete e commentatori come Pat Cash, che definì la norma “arcaica” e delimitante.
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Il cambiamento introdotto nel 2023
A fronte delle crescenti critiche – anche legate alla salute mentale e al comfort femminile durante il ciclo mestruale – nel 2023 Wimbledon ha modificato la regola: ora le tenniste possono indossare undershorts di colore medio‑scuro, purché non più lunghi della gonna o dei pantaloncini. Si tratta di una novità pensata per alleviare l’ansia legata alla restrizione dei colori, soprattutto nei giorni più delicati del mese.
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L'equilibrio tra tradizione e diritti delle atlete
L’attenzione estrema al colore del reggiseno vista a Wimbledon in tutti questi anni ha mostrato un limite nel considerare il benessere delle atlete a scapito della tradizione, e la modifica del 2023 rappresenta un piccolo passo verso una maggiore sensibilità.
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