Il Messaggero

Papa Leone XIV, la profezia di Paolo Sorrentino sul "Giovane Papa": è davvero così?

L’elezione di Papa Leone XIV ha riacceso i riflettori su un’intuizione visionaria di Paolo Sorrentino: il regista napoletano, nel 2016, aveva immaginato un “Giovane Papa” americano, conservatore e fuori dagli schemi. Con l’elezione di Prevost, sorge spontanea una domanda: la fiction ha anticipato la realtà?

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Il primo Papa americano nella storia della Chiesa

Robert Prevost, 69 anni, nato a Chicago, è ufficialmente Papa Leone XIV ed è il primo pontefice nordamericano della storia. Rispetto ai suoi predecessori, però, è apparso più sobrio ma promettente.

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Il confronto con il personaggio di Sorrentino

Nel 2016 Paolo Sorrentino aveva immaginato Lenny Belardo, alias Pio XIII, come primo pontefice americano. Giovane, conservatore, amante della Cherry Coke Zero e ostile al progresso. Sebbene molto diverso da Prevost, resta l’impressione che Sorrentino avesse previsto un cambio di rotta.

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Un Papa “mite” ma non privo di contraddizioni

Leone XIV, infatti, appare “meno pop” di Francesco, ma potenzialmente incisivo “nella sostanza”. È sportivo, ama il tennis e il pollo fritto, ma ha mostrato una certa rigidità su temi come l’omosessualità e le famiglie arcobaleno, distanziandosi così da alcune aperture del suo predecessore.

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Continuità o inversione di rotta? Leone XIV come il “Young Pope”?

Quasi come il “young pope” di Sorrentino, Leone appare progressista su riforme interne – come l’inclusione femminile nei comitati vaticani – ma più tradizionalista in ambito sociale, Leone XIV rappresenta una figura sfaccettata. Sarà solo il tempo a dirci se la “profezia” sorrentiniana si realizzerà davvero…

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