Il potente terremoto in Kamchatka
Il 30 luglio 2025 alle 11:24:50 ora locale, un megaterremoto di magnitudo Mw 8,8 ha colpito la costa orientale della penisola della Kamchatka, in Russia, a circa 119–136 km da Petropavlovsk‑Kamchatsky e a una profondità di circa 19–21 km. È stato il sisma più potente registrato nella regione dal 1952 e il più forte al mondo dal devastante terremoto giapponese del 2011.
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L’energia sprigionata e il paragone con Hiroshima
Alcune stime riportano che il sisma ha liberato energia equivalente a oltre 15 900 bombe di Hiroshima. Altre fonti indicano oltre 16 000 equivalenti, mentre un report menziona anche più di 14 300 Hiroshima. Il paragone con le bombe atomiche serve a rendere l’idea dell’energia sprigionata: il terremoto ha liberato migliaia di volte tale energia in pochi istanti. Non c’è alcun collegamento reale con test o ordigni nucleari: si tratta semplicemente di un’analogia visiva ed energetica per comprenderne la portata.
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Le conseguenze e lo tsunami nel pacifico
Il terremoto ha scatenato uno tsunami nel Pacifico: onde fino a 5 metri hanno colpito la costa della Kamchatka e delle isole Curili, e onde fino a 1–1,5 m sono state registrate in Giappone, Hawaii, e lungo le coste del Pacifico – con evacuazioni preventive in Giappone, Cile, Ecuador, Perù, Polinesia. I danni sono stati limitati e fortunatamente solo poche persone sono rimaste ferite in Russia, grazie a una rapida risposta delle autorità e sistemi di allerta efficaci.
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Perché si è verificato questo sisma?
Il terremoto si è generato lungo una zona di subduzione, dove la placca pacifica scivola sotto quella nordamericana: questa zona è una delle più attive e pericolose al mondo per terremoti e tsunami, ed è la stessa che ha causato il devastante sisma di Tōhoku nel 2011 in Giappone. Secondo i sismologi del Pacific Tsunami Warning Center, il sisma ha avuto una durata stimata di oltre 120 secondi, un tempo lunghissimo per un evento sismico.
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