“Le opere nascono da un’idea del mondo che si ha dentro, era una mostra che doveva essere immensa, con una 15ina di sculture, ma poi per il covid non abbiamo potuto spostare le sculture dall’America a qui. Queste otto penso che siano un modo per poter dare speranza e un’idea della mia arte in città”. Lo ha detto all’Adnkronos l’artista e scultore costaricano Jiménez Deredia, oggi a Genova per il taglio del nastro di ‘La sfera tra i due mondi’, la prima mostra ‘diffusa’ composta da 8 opere sistemate in diverse piazze di Genova, collegate da un percorso espositivo che coinvolge la città. 

La mostra, prodotta dal Comune di Genova, vede Enel main sponsor e Esselunga sponsor istituzionale.”Pareja”, “Evolucion”, “Arrullo”, “Continuacion”, “Encanto”, “Refugio”, “Crepuscolo”, “Il Viaggio”, questi i titoli delle sculture di Deredia, nato in Costa Rica ma da 40anni legato al territorio ligure. Sculture monumentali esposte en plen air anche a Genova, riconoscibili per le tradizionali forme morbide e sferiche, le opere dell’artista dal 2003 fanno parte di un circuito internazionale che ha attraversato molte città del mondo, Firenze e Roma ma anche Valencia, Trapani, La Baule in Francia, Città del Messico, Lucca, San José e Miami. 

Fare arte, racconta Deredia, “è come entrare dentro di sé e fare una fotografia: tu non sai neanche cosa stai fotografando ma quando le opere vengono fuori sono loro che lo raccontano a te”.Sulla parte tecnica, complessa, racconta l’artista “vedere l’opera finita, che va fatta in creta, poi in gesso, silicone, cera e bronzo, è un processo molto lungo che dura anche degli anni”. Il rapporto con la città di Genova lo definisce “di lunga data”: “è una città che amo molto, il centro storico è veramente bello – conclude – e da tanto tempo pensavo che fare una mostra qui sarebbe stato importante. Si è realizzato”.