Va all’asta il dattiloscritto del romanzo “Colazione da Tiffany” di Truman Capote (1924-1984), reso leggendario dal film del 1961 diretto da Blake Edwards e interpretato da Audrey Hepburn. Si tratta di un centinaio di pagine ingiallite battute a macchina, tra il giugno e l’agosto 1958, arricchite da una miriade di note a margine scritte dalla mano dello scrittore: spicca la modifica del nome dell’elegante e sognatrice protagonista, che in un primo momento dove chiamarsi Connie Gustafson, poi diventato l’ormai iconico Holly Golightly. 

Il dattiloscritto inedito sarà messo in vendita martedì prossimo, 28 luglio, da Sotheby’s a Londra con una stima che oscilla tra 120.000 e 180.000 sterline. Nessuna informazione è stata fornita dalla casa d’aste inglese a proposito della provenienza del lotto, anche se è presumibile che si tratti dello stesso documento che un miliardario russo acquistò nel 2013 per 306.000 dollari, dopo che era stato offerto in un’asta a New York con un prezzo base di 10.000 dollari.  

Il dattiloscritto originale di “Breakfast at Tiffany’s” evidenzia il meticoloso processo di scrittura di Truman Capote e rileva in particolare che lo scrittore esitò a lungo prima di chiamare la sua eroina Holly Golightly. I fogli dattiloscritti sono ricchi di annotazioni, scarabocchi e cancellature, dando così un’idea dell’ossessione per i dettagli che è stata sia una maledizione che la chiave del successo di Capote. Il dattiloscritto mostra anche come Capote abbia rimosso parte del contenuto a sfondo sessuale dalla storia prima della pubblicazione. Alcuni passaggi furono interamente cancellati, come, ad esempio, la conversazione tra Holly e la sua compagna di stanza Mag Wildwood, in cui l’amica le rivelava una fantasia ‘militare’ durante un rapporto sessuale.  

Gli sforzi di Capote per rendere il romanzo meno scioccante si dimostreranno momentaneamente insufficienti. L’autore presentò il suo manoscritto completo a “Harper’s Bazaar”, che lo aveva acquistato a scatola chiusa per 2mila dollari, per il numero di luglio del 1958, ma la rivista annullò la pubblicazione all’ultimo minuto, ritenendo il contenuto del romanzo troppo problematico. Così Capote si rimise febbrilmente all’opera per correggere e cambiare come testimonia il dattiloscritto finale che andrà all’asta all’inizio della prossima settimana. “Colazione da Tiffany” sarà, infine, finalmente pubblicato sulla rivista “Esquire” nel novembre 1958 e subito dopo in volume. 

Alle ultime battute della sua tormentata revisione, Capote decise di sbarazzarsi di Connie Gustafson, un nome senza dubbio credibile per una giovane donna del Texas ma che avrebbe potuto avere un impatto minore rispetto a quello definitivo di Holly Golightly.