Pelle riparte dalla felicità nelle piccole cose, ecco “Riso in bianco”: la nostra intervista

Intervista a Pelle, cosa ci svela sul nuovo singolo “Riso amaro”

Ha rispettato in doveroso silenzio la fase più acuta dell’emergenza Coronavirus, ora Pelle è pronto a tornare sulla scena del trap d’autore con “Riso in bianco”, ultimo singolo uscito lo scorso 2 luglio che segue già “23:23”, “Jericoacoara” e “Felice Davvero” in attesa dell’album d’esordio “Assolo”.

I mesi di quarantena in cui ci hanno costretti al distanziamento sociale, all’isolamento e a una forzata riflessione sulle nostre priorità hanno certamente influito sulla maggior parte di noi segnando inevitabilmente la routine che conoscevamo.

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Sono sostanzialmente cambiati i ritmi con cui eravamo abituati a vivere, lavorare e stare in famiglia e si è reso necessario un riassestamento personale per scacciare la paura del virus invisibile, della solitudine, della quotidianità.

Pelle, “Riso in bianco” e la felicità nelle piccole cose

Pelle, lanciato dall’etichetta simbolo dell’underground romano, Quadraro Basement, si è fatto forza ricercando – e in effetti trovando – la sua propria felicità nelle piccole cose: la sua ricetta per combattere questi mesi è stata a base di “un po’ di sale e un po’ di curcuma”, capaci di colorare e insaporire le sue giornate sospese e surreali.

Giornate difficili come quelle a Londra, dove effettivamente il brano è nato: “Riso in bianco”, infatti, nasce prima della pandemia mondiale, quando non aveva molto ma solo l’obiettivo di ciò che avrebbe voluto fare. È un appello a lanciarsi, andare al di là della paura e gioire anche dei piccoli risultati che possiamo ottenere nella vita di tutti i giorni, soprattutto in un periodo in cui ci sentiamo ancora un po’ bloccati dentro e fuori.

Ecco cos’altro ci ha raccontato Pelle su “Riso in bianco” e non solo!