Da “attori mediocri” a “imparate lo spritz”, a Venezia i commenti dissacranti degli utenti  

La ricetta perfetta per un film a Venezia? “Basta mettere insieme famiglie problematiche, questioni esistenziali, incomunicabilità, mescolare il tutto con attori mediocri e si otterrà il film perfetto da servire a Venezia. Ovviamente tiepido”. E ancora, un consiglio ai baristi del Lido: “Insegnategli come fare uno Spritz, vi prego!”. Sono solo alcuni tra i più dissacranti, divertenti e in alcuni casi feroci commenti che i cittadini hanno affisso, nel corso della Mostra del cinema di Venezia, sul muro del Codacons, presente anche quest’anno alla manifestazione con l’iniziativa ‘Ridateci i soldi’.  

Il premio al commento più simpatico -quest’anno una emoticon raffigurante una faccina sorridente che indossa la mascherina antiCovid- è stato consegnato questa mattina al vincitore dal presidente Codacons Carlo Rienzi e dal direttore della Mostra, Alberto Barbera. L’autore del simpatico disegno, Carmelo Carlà, residente a Lecce, ha ricevuto la Coppa Codacons, una scultura realizzata dall’artista Ferdinando Codognotto. 

Anche quest’anno l’iniziativa, gestita da Gianni Ippoliti, ha registrato un notevole consenso presso il pubblico. “Centinaia sono stati i messaggi lasciati dagli spettatori con commenti spesso sarcastici, a volte feroci, su film in concorso, attori, registi, e sull’ evento in generale -dicono dal Codacons- Proprio per l’attenzione dimostrata verso gli spettatori e il coraggio nel rilanciare il settore cinematografico che non può fermarsi a causa del Covid, il direttore Barbera riceverà quest’anno dal Codacons il premio ‘Amico del consumatore 2020”. 

“Lo spazio Codacons gestito da Gianni Ippoliti scopre le mille verità del festival e dimostra anche quest’anno il desiderio della gente comune di far sentire la propria voce -afferma il presidente Carlo Rienzi- Un esercizio di democrazia trasversale dove trova posto l’ironia, l’intelligenza e il sarcasmo, a dimostrazione che la critica cinematografica non è riservata ai giornalisti di settore ma è un diritto che spetta a tutti gli spettatori”.