“E se vi chiedete come mai su nove nomination ai Nastri d’Argento non abbia vinto nemmeno un premio, fate come me: un sorriso e via avanti. Sapeste quanto vi sono abituato! La Ricerca della Felicità nel 2006 fu privata del David di Donatello nella categoria Miglior Film Straniero, seppur dopo uno straordinario successo di critica e di pubblico in tutto il mondo ad opera di un regista italiano (ed è un film ancora oggi conosciutissimo ovunque nel Pianeta). Io mi sono abituato al pregiudizio (o chiamatelo come preferite) nei mei confronti. Non farei mai a cambio con film che vincono premi e lasciano le sale senza pubblico. Amareggia un po’, amareggiava di più un tempo. Ma alla fine, come ho detto, va bene così̀. Va davvero bene così. Ho avuto collaboratori straordinari, attori talentuosissimi, la musica di Nicola Piovani e il supporto di truccatori e parrucchieri eccezionali, Tonino Zera alla scenografia, Eloi Moli alla fotografia, Claudio Baglioni con la sua bellissima canzone. Ma soprattutto ho realizzato un film di cui vado fiero, cosa affatto scontata, credetemi! Grazie ancora a tutti e avanti tutta!”. Lo scrive su Instagram il regista Gabriele Muccino che con il suo ‘Gli anni più belli’ era nella cinquina per il premio al Migliori film ma aveva dalla sua, nel complesso, otto nomination: Miglior Film, appunto, ma anche Miglior Regia, Miglior Attore Protagonista, Migliore Attrice Protagonista, Miglior Produttore, Miglior Montaggio, Miglior Colonna Sonora, Miglior Canzone Originale.