L’azienda americana Moderna che ha prodotto il vaccino anti Covid-19 mRna-1273, la cui efficacia è del 94,1% nel prevenire l’infezione sintomatica da Sars-CoV-2, ha avviato “le sperimentazioni cliniche negli Stati Uniti per valutare l’efficacia del vaccino nella fascia di popolazione 12-18 anni” al momento esclusa dalle vaccinazioni. Lo ha sottolineato all’Adnkronos Salute la stessa Moderna, che assicurerà all’Unione europea 160 milioni di dosi di vaccino, distribuite nel 2021. All’Italia sono già arrivate le prime 47mila dosi. Moderna si aspetta “di essere in grado di supportare l’uso del vaccino negli adolescenti prima della fine dell’anno scolastico 2021, a condizione che siano disponibili dati provvisori robusti che dimostrino l’efficacia del vaccino in questa fascia di età”, precisa la società.  

Tornando sull’immunizzazione indotta dal vaccino Moderna, “al momento non ci sono test che confermano quanto possa durare, come non sappiamo quanto sia lungo il periodo di immunità per coloro che hanno contratto la malattia e sono guariti. I dati sulla durata ‘ad interim’ dello studio di fase 1 del vaccino – spiega l’azienda – hanno indicato che al giorno 119 (3 mesi) dopo la somministrazione della seconda dose gli anticorpi rimangono alti in tutti i partecipanti allo studio, e questi risultati sono coerenti in tutti i gruppi di età analizzati (18-55 anni, 56-70 e over 71)”.  

E’ vero che può esserci un certo grado di protezione dopo la prima dose del vostro vaccino? “Tutti gli studi clinici sull’uomo hanno incluso una seconda dose dopo 28 giorni. In questa fase non possiamo esprimerci sull’efficacia o la sicurezza del vaccini in altri periodi di tempo – risponde Moderna – La seconda dose, fornita dopo la prima dose, è una dose ‘potenziata’. Con alcuni vaccini a mRna, tra cui il nostro vaccino, si vede che questa dose ‘potenziata’ crea una risposta immunologica ancora più forte di quella che sarebbe creata da una dose doppia somministrata in una sola iniezione”.