Circa 3 persone su 10 soffrono di dolori alla spalla. Si tratta di un problema diffuso che può essere dovuto a cause diverse o essere il segnale di altre malattie. Tra le tecniche più utilizzate nel trattamento del dolore alla spalla vi è sicuramente la terapia infiltrativa la cui efficacia è notevole e riesce ad avere sui pazienti degli effetti benefici rapidi, oltre che un prolungato mantenimento nel tempo. Ma è importante saper effettuare questa terapia nella maniera corretta, per trarne benefici. Per questo, il provider di formazione professionale Consulcesi ha realizzato un corso dedicato ai professionisti con la collaborazione di Andrea Grasso, specialista in Ortopedia e traumatologia dedicato alle “Le tecniche infiltrative nella spalla”. 

“Esistono diversi tipi di infiltrazioni per la spalla e le sostanze iniettate sono principalmente corticosteroidi e acido ialuronico. Questo trattamento è preferibile nelle persone anziane che non vogliono o non possono essere sottoposte ad intervento chirurgico”, spiega Grasso. 

“In situazioni di grande infiammazione, e quindi di grosso dolore, l’infiltrazione cortisonica può essere risolutiva, in quanto i corticosteroidi sono dei potenti antinfiammatori, e permette di gestire il paziente che, per altre problematiche, non può essere sottoposto al trattamento chirurgico – prosegue Grasso – Le infiltrazioni di acido ialuronico sono meno aggressive e si utilizzano nello spazio dei tendini, ma permettono di raggiungere un doppio risultato: sfiammare e lubrificare le diverse componenti articolari”.  

Le infiltrazioni vanno però eseguite con delle precise tecniche che presuppongono una conoscenza approfondita sia dell’anatomia dell’arto che dei concetti di sterilità chirurgica, al fine di evitare danni alla struttura vasculo-nervosa del paziente e complicanze di tipo infettivo. “L’obiettivo principale del corso promosso da Consulcesi è proprio quello di far chiarezza sulle tecniche infiltrative per curare la spalla e mostrare ai colleghi i vari punti su cui intervenire ed infiltrare. Vi sono, infatti, due regioni totalmente separate della spalla per cui è necessario capire dove inserire l’ago ed iniettare il liquido”, spiega ancora Grasso. 

“Conoscere bene la conformazione anatomica della spalla e i diversi metodi di infiltrazione, oltre ad essere necessario al fine di garantire una corretta terapia al paziente, risulta essere importante – conclude – ai fini della prevenzione dei rischi sia patologici che infettivi”. Al termine del corso, dunque, i partecipanti avranno una conoscenza delle patologie che colpiscono la spalla e che possono essere trattate attraverso la tecnica infiltrativa, nonché una conoscenza approfondita delle diverse tipologie di infiltrazione e delle tecniche di esecuzione della terapia.