Corre la ricerca sui vaccini contro Covid-19: risultano attualmente in fase clinica 51 candidati, mentre sono 10 quelli già arrivati a studi di fase 3. A pubblicare l’elenco è l’Istituto per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani: si tratta di 4 prodotti sviluppati in Cina (da Sinovac, Bejing Institute-Sinopharm, Wuhan Institute-Sinopharm, e Cansino Biological), di quello Oxford-Irbm-AstraZeneca, di quello americano targato Moderna-Niaid, del siero russo del Gamaleya Research Institute, del siero di Novavax (Usa), di quello J&J (Usa attualmente in fase 1-2-3), e quello di BionTech-Pfizer sviluppato tra Germania e Stati Uniti insieme alla cinese Fosun Pharma.  

Al momento, secondo i rilevamenti effettuati dall’Oms, dalla London School of Hygiene and Tropical Medicine e dai National Institutes of Health, i candidati vaccini sono in totale 249: 19 basati su Dna, 33 su RNA, 52 su vettore virale, 18 su virus attenuato o inattivato, 76 su proteine, 15 su particelle simil-virus e 36 che utilizzano altre piattaforme o per i quali non si hanno dettagli. L’Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani collabora con le società italiane ReiThera e Takis, che stanno lavorando su due diverse piattaforme alla realizzazione di altrettanti vaccini; i primi test sull’uomo del vaccino italiano GRAd-COV2 prodotto da ReiThera, sostenuto dal ministero della Ricerca con il Cnr e dalla Regione Lazio, sono iniziati ad agosto presso lo Spallanzani ed il Centro Ricerche Cliniche di Verona.