“L’ecografia è una metodica raffinata che può fare diagnosi molto precise”, essere impiegata in “procedure di cura” di malattie addominali, ma anche di “screening”. Lo afferma Giovanni Iannetti, presidente eletto della Società italiana ultrasonologia in medicina e biologia (Siumb). Proprio per conoscere meglio questo, che è tra gli esami più prescritti per la semplicità di realizzazione, assenza di effetti collaterali e costi contenuti, in occasione della Giornata dell’ecografia, che si celebra oggi 14 ottobre, la Siumb ha messo a disposizione un Help Desk Ecografico, offrendo gratuitamente informazioni utili a coloro che le richiederanno tramite l’indirizzo e-mail dedicato ecografia@siumb.it. 

L’ecografia è un esame che utilizza ultrasuoni per ottenere immagini diagnostiche degli organi sottoposti a indagine e ogni apparecchio, per eseguire un esame ecografico (ecografo o ecotomografo) è dotato di una sonda (trasduttore) che emette fasci di ultrasuoni che, attraversando i vari tessuti del corpo umano, generano fasci riflessi che ritornano al trasduttore (echi di ritorno). Attraverso le pratiche ecografiche le persone possono comprendere meglio le indicazioni, l’utilità, ma anche i limiti della metodica in questione.  

Per questo la Siumb ha scelto un testimonial di eccezione, Alessandro Preziosi: in un video emozionale, disponibile sulla pagina YouTube della Fism, sottolinea l’importanza e il ruolo dell’ecografia, sollecitando l’adesione alla campagna nazionale organizzata dalla Siumb, all’interno del contesto delle Società Medico Scientifiche aderenti alla Fism. 

“Le pratiche ecografiche hanno due ruoli fondamentali: fornire una diagnosi degli organi addominali e guidare interventi, come ad esempio per bruciare il tumore del fegato o trattare cisti sul pancreas, reni e altri organi interni”, spiega Iannetti. Ultimamente, “l’ecografia viene usata anche per le tendinopatie degli sportivi per guidare metodiche interventistiche come l’iniezione di cortisone”, aggiunge il presidente eletto di Siumb.  

“In molti Paesi l’ecografia è usata per lo screening dell’aorta addominale – ricorda Iannetti -. In Italia non la facciamo, ma come società scientifica la promuoviamo. Ogni anno si eseguono 50 milioni di esami. Se una buona parte riportasse la situazione dell’aorta addominale, sarebbe uno screening”. 

“Ci sono tre novità in ambito ecografico”. La più recente è “una vera rivoluzione e riguarda gli ecografi ultraportatili, utilizzati anche in alcune Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale, durante la pandemia da Covid per la visita ecoassistita e la diagnosi di polmonite interstiziale”. Gli ecografi ultraportatili sono sonde che si uniscono ai telefoni e ai tablet. “La Siumb – sottolinea il presidente eletto – sta spingendo molto su questo strumento che può sostituire la mano e lo stetoscopio del medico”. 

Un’altra novità, in studio, riguarda “l’uso di mezzi di contrasto – continua – per l’impiego di questa pratica in campo oncologico, vista la semplicità e il basso costo biologico per il paziente di questa pratica” che è molto ben tollerata. L’ultimo aspetto innovativo del settore è “l’elastosonografia che ha un ultrasuono inviato attraverso la sonda che torna indietro dando un’immagine che misura la durezza del tessuto – spiega Iannetti – . E’ molto utile per rilevare noduli che hanno un certo rischio oncologico a livello di tiroide, mammella e fegato”. Anche se il parco macchine “è vetusto, i nuovi apparecchi, anche quelli di fascia medio bassa sono in grado di eseguire l’elastosonografia. Le sonde invece da attaccare a smartphone e tablet – continua Iannetti – costano 5.000 euro”. 

L’esame ecografico “ha un grande vantaggio biologico per il paziente – osserva il presidente eletto di Siumb- perchè è facilmente ripetibile anche a distanza di poco tempo, visto che non dà effetti collaterali. Rispetto ad altre metodiche più complesse come la Tac e la risonanza magnetica, ha inoltre costi molto più contenuti. Un’ecografia del fegato costa 50 euro, con il contrasto 100 euro. Per una Tac con contrasto si spendono 600 euro, per una risonanza, 1000 euro, con però un disagio superiore per il paziente”.