Se oggi è il “blue Monday” per eccellenza, il giorno considerato il più triste dell’anno, per i camici bianchi il cosiddetto lunedì malinconico è tutti i giorni, non una sola volta all’anno o alla settimana. Da quando è iniziata la pandemia, infatti, i medici e gli operatori sanitari, sono soggetti a turni massacranti, strani cambi di mansioni, a cui si uniscono il trauma delle numerose morti per Covid, la paura per i propri cari e spesso attacchi gratuiti sui social o addirittura denunce in tribunale. Tanto che, secondo gli esperti, sarebbe appunto più corretto parlare di “blue Year”.  

“Immaginate di provare quasi ogni giorno tristezza, solitudine, frustrazione, sfiducia, cioè tutti i sintomi tipici del giorno più triste dell’anno, per mesi e mesi. E’ così che oggi si sentono molti operatori sanitari – sostiene Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi – Il rischio di un diffuso ‘burnout’ nella classe medica è molto elevato, con conseguenze anche devastanti per il nostro sistema sanitario”. 

Il burnout è l’esito patologico di un lungo processo causato da stress ai danni di un professionista della salute, che non risponde in maniera adeguata ai carichi eccessivi di stress assunti a causa del lavoro. Si tratta di un fenomeno preoccupate, soprattutto negli Stati Uniti, dove colpisce il 50% dei medici. Ma lo sta diventando anche in Italia: medici, molti dei quali con oltre 20 anni di lavoro alle spalle, possono ritrovarsi allo stremo delle forze. 

“A pagarne il prezzo potrebbero essere anche i cittadini, che rischiano di ricevere assistenza e cure inadeguate – sottolinea Tortorella – Il malcontento tra i pazienti è già evidente. Un medico su quattro ammette di aver subito aggressioni online”.  

Consulcesi, inoltre, segnala un aumento delle denunce a carico dei medici e delle strutture sanitarie, che vanno ad aggiungersi alle oltre 300mila cause già pendenti. Ben 35mila nuove azioni legali ogni anno, la stragrande maggioranza delle quali finiscono in un nulla di fatto. “Oltre il 70% delle denunce contro sanitari vengono archiviate e, nel frattempo, i tribunali si intasano, i medici si stressano e i cittadini si illudono”, commenta il presidente Tortorella. “Bisogna intervenire prima che la situazione precipiti irrimediabilmente. Ci vogliono forze nuove e occorre tutelare la categoria. Così potremo garantire ai cittadini standard sempre elevati di cura e assistenza”.  

Consulcesi ha ideato anche una collana di corsi di formazione Ecm contro lo stress rivolto ai medici, che si avvale di professionisti del calibro dello psicoterapeuta Giorgio Nardone e altri. “Trasformiamo questo ‘blue Monday’ in ‘positive Monday'”, conclude Tortorella.