(Adnkronos) – L’accoglienza ai bambini ucraini bisognosi di cure, la possibilità di uno screening e di vaccinarsi per il Covid e per altre malattie infettive, ma anche la dialisi e tutte le informazioni per accedere alla sanità pubblica. E’ la macchina operativa per l’assistenza dei profughi ucraini che scappano dalla guerra, messa in campo da un oltre un mese dall’assessorato alla Sanità del Lazio che ad oggi ha già rilasciato 14.600 tessere sanitarie temporanee negli hub attivi a Roma di Ostiense, Termini e di via Lamaro, dedicati ai cittadini provenienti dall’Ucraina. Persone che hanno effettuato un colloquio di orientamento sanitario, il tampone e, chi non lo avesse già eseguito, anche il vaccino anti-Covid.  

I bambini accolti sono stati oltre 110 in totale, molti sono piccoli pazienti oncologici che vengono presi in carico dall’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. Ma c’è anche chi porta i segni della tragedia del conflitto in Ucraina come la piccola Sasha, la bimba di 9 anni che ha perso un braccio ed è stata operata al Bambino Gesù di Palidoro. Sono 14 i pazienti ucraini che hanno necessità di dialisi e che sono stati presi in carico dall’ospedale San Camillo di Roma. Si tratta di 6 donne ed 8 uomini di età compresa fra i 72 anni e i 31 anni, una donna è non vedente. I cittadini ucraini sono stati accolti dalla Comunità di Sant’Egidio ed è presente in ospedale una mediatrice culturale per favorire la loro l’accoglienza. Inoltre, l’assessorato alla Sanità guidato da Alessio D’Amato ha supportato l’invio di un team medico, composto dal personale di Ares 118 e dell’ospedale Bambino Gesù, al confine ucraino, dove lavorerà per prestare assistenza ed effettuare il triage per i pazienti da prendere in carico. E’ la prima volta che un team medico del servizio sanitario regionale si reca al confine con l’Ucraina. 

L’assessorato alla Salute della Regione Lazio ha anche attivato ‘Help Ukraine’ sul proprio sito web ‘Salute Lazio’. Uno spazio in lingua ucraina dove si possono trovare informazioni e assistenza con un numero verde 800.118.800. Secondo Antonio Magi, presidente dell’Ordine dei medici di Roma: “Per i profughi ucraini, sul piano dell’accoglienza sanitaria, nel Lazio si sta facendo un buon lavoro. L’organizzazione si sta muovendo, con molti servizi messi a disposizione in questa fase. Si stanno predisponendo anche ambulatori dedicati a bambini e donne che sono già presenti sul territorio. Sarà necessario ottimizzare il coordinamento con il Servizio sanitario nazionale. Per quanto ci riguarda siamo disponibili a collaborare con la Regione, al momento non siamo stati ancora investiti come Ordine in maniera specifica”.