Ricca di benefici per la nostra salute, la spremuta presenta anche qualche controindicazione da tenere presente

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La spremuta d’arancia in autunno, e in generale nei mesi freddi, è un vero toccasana. È buona abitudine berne un bicchiere al giorno, ma ci sono alcune accortezze da seguire. Ad esempio berla senza zucchero e non a stomaco vuoto. Il rischio infatti è quello di incorrere in problemi di digestione.

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Spremuta d’arancia: non berla a stomaco vuoto

Può sembrare strano, ma anche la spremuta d’arancia può avere controindicazioni. Tutta “colpa” della sua componente acida, che non va d’accordo con patologie gastriche o legate a un’infiammazione dello stomaco. Meglio allora non assumerla la mattina appena svegli, e neanche la sera, per evitare di appesantire la digestione e rischiare episodi di acidità di stomaco o reflusso.

I benefici

Fatta questa premessa, i benefici della spremuta d’arancia sono molti. Intanto il succo è ricco di vitamina C e di composti bioattivi che possono ridurre le infiammazioni oltre a contrastare i malanni di stagione. Come riporta Iovivoleggero.it migliora anche la pelle, riparando i danni del sole e dello stress ossidativo, e stimolando la sintesi di collagene.

Neutralizza inoltre lo stato infiammatorio dato da pasti ricchi di grassi e carboidrati, grazie al contenuto di flavonoidi, prevenendo i danni causati dai radicali liberi all’apparato cardiocircolatorio. L’effetto del succo d’arancia contro i radicali liberi sarebbe dovuto a due sostanze: l’esperidina e la narigenina. In particolare una ricerca del French National Institute for Agricultural Researh evidenzia come l’esperidina avrebbe il potere di abbassare la pressione sanguigna e di ridurre l’ipertensione e, in generale, il rischio cardiovascolare.

La spremuta d’arancia allunga la vita

Altri studi realizzati invece all’Università di Catania hanno dimostrato che una spremuta d’arancia al giorno può allungare l’aspettativa di vita addirittura di 5 anni. Come noto favorisce pure il recupero da malanni di stagione come l’influenza, grazie alla vitamina C che aumenta le difese immunitarie e aiuta la risoluzione degli stati influenzali. Inoltre, può dare una grande mano a chi soffre di problemi respiratori, di allergie ed è vittima di attacchi di tosse.

Nota: il presente articolo è il frutto di una ricerca e di una elaborazione di notizie presenti sul web. Con la presente l’autore, la redazione e l’editore declinano ogni responsabilità e invitano i lettori ad eseguire un’attenta verifica e a rivolgersi sempre ad un medico specialista.

Foto: Shutterstock