Per arrivare in forma al Natale iniziamo sin da ora: ecco come perdere 3 kg, trucchi e consigli da seguire

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La dieta prima di Natale è probabilmente l’unico modo per non arrivare al periodo natalizio, caratterizzato da cene e cenoni, già pieni come dei buoi. Il rischio è quello di prendere ulteriore peso, che poi ci troveremmo a dover eliminare con l’inizio del nuovo anno. Torte salate, pandori, panettoni, chi più ne ha più ne metta: il periodo natalizio è troppo goloso per potervi rinunciare, e allora giochiamo d’anticipo: manteniamoci ora per toglierci qualche sfizio quando sarà il momento.

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Il professor Pietro Migliaccio, nutrizionista ed ex presidente Sisa, Società italiana di scienze dell’alimentazione, deceduto nel gennaio 2020, aveva elaborato la cosiddetta dieta prima di Natale. Si tratta di un regime alimentare ipocalorico da adottare almeno un paio di settimane prima dell’inizio delle grandi abbuffate. 1100 calorie, per essere precisi, in modo da eliminare un paio di chili prima delle feste. La raccomandazione è di ricorrere a questo trucchetto solo in caso non ci siano gravi problemi di salute:

“Questo regime alimentare può essere seguito solo da persone sane e senza nessun particolare problema di salute”.

Dieta prima di Natale, il menù

Ma in che cosa consiste questa dieta prima di Natale? Come riporta Chedonna.it a colazione si può iniziare con una tazza di latte parzialmente scremato, caffè se gradito, e due fette biscottate o 4 biscotti secchi. Chi non ama latte e caffè può ripiegare sul tè.

A metà mattina uno spuntino con frutta fresca e di stagione o una spremuta. A metà pomeriggio invece un pacchetto di cracker o uno yogurt magro altrimenti una barretta ai cereali. Va bene anche una piccola porzione di frutta secca o un tè con qualche biscotto.

A pranzo e cena ci buttiamo su un secondo piatto e un contorno di verdure. Via libera a legumi, uova o formaggi e poi il pesce. Quest’ultimo è fondamentale: contiene molte proteine e poche calorie. È fonte di omega 3 e fornisce vitamine e sali minerali. Va bene quello fresco o in conserva come tonno, sardine, sgombro, acciughe e salmone. Per accompagnare il pasto 40 grammi di pane. La cena del sabato sera è libera e a pranzo la domenica si può consumare un piatto di pasta.

Nota: il presente articolo è il frutto di una ricerca e di una elaborazione di notizie presenti sul web. Con la presente l’autore, la redazione e l’editore declinano ogni responsabilità e invitano i lettori ad eseguire un’attenta verifica e a rivolgersi sempre ad un medico specialista.

Foto: Shutterstock