In Inghilterra una giovane ricercatrice ha messo a punto un fondotinta che resiste agli attacchi con l’acido: al suo interno c’è una sostanza che fa da barriera alle ustioni della pelle provocate dell’acido.

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Fondotinta che resiste agli attacchi con l’acido per tutelare le donne

La sicurezza delle donne, a livello mondiale, è un argomento sottovalutato su cui purtroppo c’è ancora tanto lavoro da fare: se la legislazione talvolta fatica ad arginare la violenza e trovare soluzioni concrete ed efficienti, è il make up a tutelare in parte il gentil sesso dagli attacchi con l’acido, sempre più frequenti.

In Italia ricordiamo tutti l’aggressione subita da Gessica Notaro nel 2017 che pagherà per sempre le conseguenze di un amore malato a cui aveva detto basta e sul suo volto le cicatrici resteranno indelebili, seppur visibilmente attenuate.

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In Inghilterra qualcosa si sta muovendo, non a livello legislativo ma scientifico: una giovane ricercatrice di 32 anni, Almas Ahmed, ha infatti messo a punto dopo 10 anni di studi, un fondotinta che resiste agli attacchi con l’acido e evita che rimangano le cicatrici sulla pelle se viene a contatto con sostanze corrosive.

Fondotinta che resiste agli attacchi con l’acido, la sostanza che scongiura le cicatrici

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Ad ispirarla è stata Katie Piper, una modella britannica che ha subito un attacco con l’acido nel 2008 e che oggi, dopo 110 interventi chirurgici al volto, soffre ancora di depressione, ma continua ad aiutare le donne come lei.

Questa modalità di aggressione è aumentata di un terzo tra il 2015 e il 2017 in Inghilterra, così la donna ha lavorato ad un prodotto che contrastasse gli effetti dell’acido, dando vita all’acarrier, un composto che, anche se mischiato con il fondotinta, non reagisce alle sostanze corrosive e anzi funge da barriera per la pelle.

Attualmente la ricercatrice inglese è in attesa dell’approvazione dell’Agenzia inglese di regolamentazione dei farmaci e spera presto che l’acarrier possa essere inserito anche nelle creme idratanti così da proteggere tutto il corpo.

Foto@Kikapress