Evitare il ‘palloncino’ dopo i pasti è possibile con alcuni piccoli accorgimenti

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Malgrado durante i pasti si cerchi di stare molto attenti a quel che si mangia, può capitare ugualmente di alzarsi da tavola con un fastidioso gonfiore, che non va assolutamente confuso con un accumulo di grasso, ma è sintomo di un apparato digerente in difficoltà.

Il ‘palloncino‘ tanto odiato dalle donne, infatti, indica che l’intestino non è in grado di depurarsi come dovrebbe oppure è rallentato dal contatto con alimenti che non ne favoriscono il funzionamento corretto.

È opportuno quindi ricorrere ad alcuni trucchetti che si riveleranno molto utili per ritrovare l’amata pancia piatta.

Gonfiore: quali cibi mangiare per evitarlo

Per eliminare il gonfiore bisogna depurare a fondo l’intestino con un programma teso a eliminare le tossine: questo servirà anche a riattivare il metabolismo e la circolazione linfatica, con un’azione benefica sul peso.

Semaforo verde per alimenti come il finocchio, che ha proprietà digestive, l’ananas, la cannella, ma anche agrumi, carne bianca, pesce azzurro, insalate a foglia corta, frutta secca, mele cotte.

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I trucchetti per evitare il gonfiore dopo i pasti

Da evitare invece l’assunzione nel corso dello stesso pasto di frutta e ortaggi, ed è necessario idratarsi correttamente durante tutto l’arco della giornata: questo perché i liquidi lubrificano le fibre dei vegetali facilitandone il passaggio  nell’intestino.

Se assunte a secco, invece, esse possono irritarlo e intasarlo. Un altro accorgimento per scongiurare il pericolo di gonfiore è ridurre al massimo zuccheri e dolci ed evitare per 72 ore i cereali raffinati.

Esistono inoltre alcuni alleati naturali che possono aiutare a ridurre il gonfiore post prandiale, come l’assunzione dopo i pasti di una tisana di foglie di melissa (QUI TUTTE LE TISANE PER ATTIVARE IL METABOLISMO), che riduce gli spasmi della muscolatura liscia e favorisce la rimozione degli accumuli di gas nel tubo digerente.