Dal colore all’odore ci sono diversi campanelli che ci possono indicare se gli scampi sono freschi o se è meglio cambiare idea

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La freschezza degli alimenti è molto importante specie quando si parla di pesce e molluschi; ma come riconoscere gli scampi sono freschi? Ecco 5 campanelli da tenere sotto controllo al momento dell’acquisto e anche quando sono in frigo.

Come riconoscere se gli scampi sono freschi: 5 modi per non sbagliare

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Vista olfatto e tatto sono 3 dei cinque sensi che dobbiamo attivare per capire se il prodotto che stiamo per mangiare è fresco oppure no, sopratutto se l’intenzione è quella di mangiare gli scampi crudi. Per consumarli in questo modo è importante che il pesce sia stato sottoposto all’abbattimento termico; questo procedimento è l’unico che consente di eliminare il rischio di contrarre un batterio molto pericoloso per la nostra salute: l’anisakis.

Il primo punto è quindi leggere bene l’etichetta che riporterà le informazioni riguardanti questa procedura.

Vista. Tra i primi campanelli il colore degli scampi è la prima cosa da osservare. Il carapace rosato è una sorta di cartina tornasole per capire la loro freschezza dopo che sono stati pescati. Più appaiono delle sfumature verdi e meno il pesce è fresco.
Gli occhi devono essere luci, neri e gonfi. Se spenti e rinsecchiti… meglio lasciar perdere.

Olfatto. L’odore del pesce è fondamentale. Mettiamo quindi in azione il nostro olfatto: se sentiamo odore di ammoniaca, meglio  lasciar perdere e cambiare alimento. I crostacei hanno infatti una grande quantità di enzimi e amminoacidi che vengono liberati al momento della loro morte. Con il passare del tempo questo odore diverrà sempre più intenso.

Tatto. La polpa deve risultare compatta; la testa non deve apparire disarticolata dal corpo se vengono presi dalla coda.

Crediti foto@Shutterstock