Se è vero che una carenza di vitamina D non fa bene, anche un eccesso di tale sostanza non è una scelta saggia per la salute dell’organismo. Ecco quali potrebbero essere le conseguenze.

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Un eccesso di vitamina D può essere pericoloso. Come in tutte le cose, passare da un estremo all’altro non fa mai bene. Se sappiamo già, infatti, che una carenza di tale sostanza può causarci alcuni disturbi, allo stesso modo anche abusarne non è affatto una scelta saggia. Ma vediamo che cosa ci succede nello specifico.

Intanto è bene specificare che è complicato superare la soglia di vitamina D che si può assumere mangiando o esponendosi al sole. I casi di eccesso di vitamina D si verificano più che altro quando ci si affida a integratori di tale sostanza. In quel caso allora bisogna stare più attenti perché potrebbe esserci il rischio di intossicazione.

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Che cosa succede con un eccesso di vitamina D

Ecco che cosa fanno sapere dall’Ospedale Bambino Gesù, come riporta Greenme.it: “Le ipervitaminosi (eccesso di vitamina D) si verificano esclusivamente per un’eccessiva somministrazione di farmaci che contengono vitamina D. Non si conoscono casi di ipervitaminosi causati da eccessiva esposizione al sole o da eccessiva assunzione di alimenti che contengono vitamina D. I sintomi dell’ipervitaminosi sono causati dall’eccessivo assorbimento di calcio che determina un aumento della calcemia (concentrazione di calcio nel sangue), nausea, vomito, diarrea e, se l’ipervitaminosi si protrae nel tempo, danni renali e cardiaci causati dal deposito di calcio nel rene e nel cuore”.

Come detto, un altro modo in cui l’organismo assorbe tale molecola importante per la salute delle ossa è l’esposizione al sole. In questo contesto il 7-deidrocolesterolo presente sulla nostra pelle viene automaticamente trasformato in vitamina D.

Un eccesso di vitamina D può portare ipercalcemia, sonnolenza, debolezza, mal di testa, irregolarità del battito cardiaco. E ancora perdita di appetito, dolori muscolari e articolari. Nel tempo potrebbero insorgere altre problematiche: minzione frequente, senso di sete eccessivo, nervosismo immotivato, calcoli renali.

La dose consentita

In media un adulto può assumere fino a 15 microgrammi al giorno di vitamina D, anche se recenti studi hanno innalzato questo dosaggio. Se si vuole sapere a quanto ammonta la quantità di tale sostanza nel proprio corpo è possibile ricorrere alle analisi del sangue.

Foto: Shutterstock