L’arsenico è una sostanza potenzialmente tossica per il nostro organismo se consumata in quantità eccessive. Ecco come eliminarlo dal riso

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Arsenico nel riso? Potrà sembrare strano ma è proprio così. Questa sostanza tossica protagonista di molti film gialli in stile Agatha Christie è in realtà presente in natura (percentuali se ne trovano nell’acqua e nel sotto suolo) e di conseguenza in diversi alimenti tra cui il riso.

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Questo cereale, che è in assoluto quello più consumato a livello mondiale, viene coltivato in terreni allagati e di conseguenza la sua esposizione all’arsenico inorganico è alta. Ma come fare dunque per consumarlo in modo sicuro?

La soluzione più frequente è quella di lavarlo e cuocerlo in abbondante acqua; tuttavia secondo gli esperti questo non sarebbe sufficiente. Per eliminare un’alta percentuale di arsenico dal riso bisogna non sciacquarlo semplicemente ma lasciarlo in ammollo per una notte e poi procedere con la scolatura e un risciacquo sotto acqua corrente. Questi passaggi consentono di eliminare almeno l’80% di arsenico presente nel riso.

Gli esperti consigliano poi di cuocere il riso in abbondante acqua rispettando il rapporto di uno a sei: ovvero per ogni parte di riso, 6 parti di acqua. In questo modo durante la cottura l’alimento non assorbirà tutta l’acqua. Questo permette di eliminare quasi il 60% di arsenico.

Crediti foto@Shutterstock

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