In tanti non bevono il caffè dopo le 6 di pomeriggio per paura di non dormire ma non c’è nulla di più sbagliato. Ecco l’effetto che il caffè ha sul corpo: il falso mito sulla caffeina

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È la bevanda preferita dagli italiani, che del suo consumo ne hanno fatto una vera e propria tradizione. Perché una buona tazzina di caffè la si prende al bar con gli amici, nella pausa in ufficio, oltre che a colazione e dopo i pasti principali. Insomma, ogni momento è quello giusto, ricordando il claim di un vecchio spot.

Ma il caffè è anche un prodotto controverso: fa bene o fa male? Entrambe le cose. E soprattutto, non è vero che assumere caffè prima di andare a letto potrebbe far passare notti insonni, o almeno non sempre.

— Questo caffè è il più costoso del mondo: non crederete mai con cosa è fatto. La sua miscela proviene da un animale…

Se da una parte è innegabile, infatti, che la caffeina è una sostanza con effetto stimolante, tale da disturbare il sonno, dall’altra, invece, è vero anche che dopo una prima reazione di iperattività può causare come effetto rebound addirittura un calo di energie, stimolando la sonnolenza.

Secondo una ricerca della Loughborough University di qualche anno fa, inoltre, bere un buon caffè immediatamente prima di appisolarsi aiuterebbe addirittura a riposare meglio e a svegliarsi più energici di prima.

Questo avviene perché la caffeina è un inibitore dell’adenosina, un composto chimico che induce il sonno profondo, ma impiega circa 20 minuti ad agire, quindi se si consuma caffè subito prima di mettersi a letto, non solo il riposo è facilitato, ma addirittura ci sveglia più carichi.

Il caffè resta comunque una bevanda da consumare con moderazione: può causare ansia, tachicardia, stress, aumenta la pressione e induce il reflusso gastrofageo.

Allo stesso tempo, se non se ne abusa, può trasformarsi in un alleato contro il diabete di tipo 2, protegge il fegato e aiuta a prevenire il declino cognitivo che porta alla demenza.