Uno studio della McGill University di Montreal ha stabilito che le bustine di tè in nylon e Pet non sarebbero compostabili come le classiche bustine in carta e a contatto con l’acqua bollente rilasciano miliardi di microplastiche. Le bustine però si possono riciclare, ecco tutti gli usi alternativi che possiamo farne e perché sono così utili per il nostro benessere

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Bustine di tè: troppe particelle di microplastiche nell’acqua, lo studio inquietante

L’allarme sulle micro-plastiche che ingeriamo quotidianamente lo aveva lanciato già qualche mese fa il WWF (qui tutti i dettagli, i numeri e gli alimenti che ne contengono di più), ma ora ad approfondire il discorso e focalizzarsi sulle bustine di tè ci pensa una ricerca canadese, condotta da un team della McGill University di Montreal.

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Stando ai loro studi, i cui risultati sono stati pubblicati su Environmental Science and Technology, quattro tipi di bustine presenti sul mercato – ovvero quelle in nylon e polietilene tereftalato o Pet (cioè quelle a piramide) – a contatto con l’acqua rilasciano 11,6 miliardi di microparticelle: un numero estremamente elevato se considerato che “il sale da tavola, che ha un contenuto relativamente elevato, contiene circa 0,005 microgrammi di plastica per grammo. Mentre – ha spiegato la ricercatrice Nathalie Tufenkji – una tazza di tè in bustine di plastica può contenerne 16 microgrammi”.

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Le bustine di tè in nylon non sarebbero compostabili come quelle in carta, ma si rivelano piuttosto utili e gli utilizzi alternativi sono parecchi: sono considerate dei potenti anti-infiammatori e se poste sugli occhi stanchi, aiutano a lenire il gonfiore e il rossore. Il trucco è metterle in acqua ghiacciata e poi porle sugli occhi prima di coricarsi.

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Anche chi soffre di eccessiva sudorazione ai piedi può provare a metterli in una bacinella con del tè in bustina e attendere per 15 minuti, senza contare che sono potenti anche contro piccole scottature della pelle e aiutano – soprattutto quelle del tè nero – a ridurre al minimo gli effetti dei lividi.

Inoltre le bustine di tè possono essere riciclate come anti-acne strofinandole sulla pelle dopo averla detersa. Basta attendere una quindicina di minuti con la bustina fredda e per risultati ancora più veloci, si consiglia il tè rosso africano, noto anche come tè Rooibos.

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Le bustine di tè contribuiscono a fermare l’emorragia causata da piccole ferite da rasoio o taglietti in bocca grazie alle proprietà antiossidanti: basta nel primo caso utilizzare una bustina di tè raffreddata sulla ferita, mentre nel secondo morderne una imbevuta di acqua.

E chi soffre di alitosi, sarà contento di sapere che le bustine di tè verde e nero contrastano i cattivi odori in bocca e che fare degli sciacqui ogni giorno dopo i pasti potrebbe concretamente migliorare la situazione.

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Infine sappiate che hanno grandi proprietà pulenti e se siete allergici al sapone o voleste evitare di inquinare ancora di più, sono ottime per lavare i piatti: l’importante è che una volta terminato il lavaggio, asciughiate piatti e stoviglie, altrimenti rischiereste di macchiarli.

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