Questa bevanda che abbiamo tutti in casa è un antidepressivo naturale: lo dice la scienza

Il caffè è un antidepressivo naturale. Si tratta di una bevanda che tutti abbiamo in casa e che fa bene all’umore. A dirlo è uno studio della scuola di medicina di Harvard. Le ricerche della comunità scientifica infatti sostengono che la caffeina sia un ottimo alleato nel combattere la depressione. Le persone affette da depressione che bevono caffè avrebbero addirittura un rischio di tendenze suicide dimezzato.

Caffè antidepressivo: lo studio

Lo studio in questione ha preso in esame un campione di 200mila infermieri, sia uomini che donne. In tutti coloro che hanno spiegato di aver assunto dalle 2 alle 4 tazze di caffè al giorno l’effetto antidepressivo era ben presente. Ma come mai la caffeina ha questo immenso potere sul nostro umore?

A quanto pare tale sostanza sarebbe in grado di  stimolare il sistema nervoso centrale e la produzione di alcuni importanti neurotrasmettitori come la serotonina, anche nota come l’ormone della felicità, la dopamina e la noradrenalina. Proprio perché questi benefici sono legati alla presenza della caffeina, va da sé che il caffè decaffeinato non può vantare gli stessi effetti.

Leggi anche: >> PRENDI SEMPRE IL CAFFÈ AMARO LA MATTINA? POTRESTI AVERE QUESTI (GRAVI) DISTURBI

Occhio agli effetti collaterali

Il fatto che il caffè sia un antidepressivo non deve costituire un alibi per farne un uso smodato. Come sempre gli eccessi portano con sé dei pericoli da non sottovalutare. Nel caso della caffeina, questa può causare – se consumata in eccesso – problemi di insonnia, iperattivismo e difficoltà a riposarsi. Tutte problematiche legate all’ansia che è meglio prevenire se già si sa di avere a una certa propensione.

Quanto caffè bere al giorno?

Quante tazze di caffè allora possiamo consumare nell’arco di una giornata? È bene non superare le tre o quattro tazzine quotidiane, proprio per non incorrere negli effetti collaterali appena esposti. L’ideale è bere caffè a inizio giornata per ricevere una scossa di energia (solo in quest’ottica possiamo tollerare il “Buongiornissimo, caffè” sui gruppi WhatsApp), uno dopo pranzo anche per non cedere alla tentazione del riposino, e uno nel tardo pomeriggio.