Se non potete oramai fare a meno di prendere il caffè in cialde o in capsule, sappiate che da uno studio italiano sono emersi dati interessanti sulle sostanze che rilasciano nell’acqua: ecco i rischi a cui la nostra salute è esposta

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Caffè in capsule, l’allarme sui rischi per la nostra salute

Quante di voi si sono lasciate abbindolare, qualche anno fa, dallo sguardo sexy di George Clooney che vi invitava, con voce suadente, a buttare la moka e passare al caffè in capsule? Il boom dell’oro nero bevuto per l’appunto in capsule o cialde è sotto gli occhi di tutti: d’altronde, anche se costa più di un caffè fatto in modo tradizionale (circa 40 cent. contro i 15 della moka), è più pratico e veloce e offre una vastissima gamma di gusti e miscele per accontentare anche i palati più sofisticati.

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Eppure sono emersi da uno studio tutto italiano condotto da un team dell’Università di Padova dati allarmanti sulle sostanze che il caffè in capsule o in cialde rilascerebbe nell’acqua e che dovrebbe far preoccupare gli uomini in primis: stando agli esami su diverse capsule analizzate, infatti, è stato notato un effettivo rilascio di ftalati nell’acqua nonché significative quantità di metalli pesanti come nichel e piombo.

“Gli ftalati – ha spiegato il prof. Carlo Foresta, ordinario di Endocrinologia all’Università degli Studi di Padova – sono degli agenti chimici aggiunti alle materie plastiche per aumentarne la flessibilità. Sono ovunque (ANCHE NELLA POLVERE E PER QUESTO TENDIAMO AD INGRASSARE), ma non ce ne accorgiamo”.

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Il caffè in capsule sarebbe tra le principali cause di infertilità nell’uomo:

“In diverse specie animali gli ftalati modificano il funzionamento del sistema riproduttivo e – ha dichiarato ancora Foresta – sono ritenuti anche per l’uomo tra quei contaminanti che possono agire negativamente sulla fertilità”.

D’obbligo una precisazione: la quantità di ftalati rilasciati nell’acqua dal caffè in capsule o cialde è inferiore ai valori consentiti dalla legge, ma resta da capire l’effettivo danneggiamento dovuto al consumo di più caffè al giorno e nel lungo periodo.

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Foto@Kikapress