Gli alimenti che contengono più sale, che sarebbe meglio evitare

Sebbene il sale sia importante per il benessere del nostro organismo, non bisogna consumarne troppo per non incorrere nell’effetto contrario. Ecco quali sono gli alimenti che contengono più sale e che è meglio evitare.

Gli alimenti che contengono più sale che sarebbe meglio evitare di mangiare

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Il sale aiuta a mantenere l’equilibrio dei liquidi nel nostro corpo. Tuttavia assumerne in eccesso può predisporre a ipertensione e osteoporosi. La quantità di sale che un individuo deve assumere varia in base all’età, ma in un soggetto adulto con un normale quadro clinico il consumo non dovrebbe superare i 4-5 grammi al giorno.

“Il sale si trova in tutti gli alimenti trasformati – ha dichiarato Marco Silano, dell’Istituto superiore di sanità – anche in quelli dolci. Questo perché è un esaltatore dei sapori e noi siamo abituati a questo tipo di alimenti saporiti. La diminuzione dei consumi è dovuta alla maggior attenzione sia da parte dei consumatori che dei produttori. Ma non basta: i 5 grammi di sale raccomandati dall’OMS sono più o meno quelli presenti naturalmente negli alimenti.”

Come fare a controllare quanto ne assumiamo? Un esercizio utile è quello di tenere un diario alimentare, e fare attenzione a ciò che mangiamo e a come le prepariamo. Non salate il cibo durante la preparazione ma solo alla fine, ed evitate di portare il sale in tavola. Attenzione ai condimenti. Ad esempio, per dare sapore ai pomodori, non serve usare il sale: potete aggiungere carote, finocchietto, menta, aceto di vino o di mele, o ancora succo di limone.

Ma potete anche agire evitando di mangiare gli alimenti che contengono più sale. Sono da evitare i cibi già pronti, alla verdura in scatola, alle salse. In cima alla lista degli alimenti da evitare c’è la salsa di soia. Per quanto riguarda la dieta mediterranea sono da mangiare con attenzione il prosciutto crudo (100 gr. contengono oltre 6 gr. di sale!), salame (4 gr ogni etto) e i formaggi come il pecorino.

Non sottovalutiamo il pane. 50 grammi di pane vi fornirà circa 0,8 gr di sale. Solo il pane azzimo e quello toscano (che viene chiamato sciapo) non ne contengono.

“Al gusto salato ci si abitua nel corso della vita – spiega Silano – per questo non andrebbe mai usato nel primo anno di vita. Un’abitudine che si prende facilmente e che poi è difficile perdere. Per fare questo è importante ridurre al massimo il sale aggiunto in cucina e preferire pane poco salato. Su tutti gli alimenti trasformati è obbligatoriamente riportato il contenuto di sale, quindi la scelta, alla fine, è lasciata all’attenzione dei consumatori”.

E ancora: il prosciutto cotto contiene 2,24 gr per 100gr di alimento. I cacciatorini e lo speck 3,7 gr e 3,2 gr per ogni etto. Il tonno in scatola che sia sott’olio o al naturale, contiene 0,4 gr di sale su 52 gr di prodotto; 5 olive in salamoia (circa 32 gr) vi daranno 1,1 gr di sale. Se amate i formaggi meglio optare per quelli ‘dolci’ fatti con il latte di mucca, meno salati rispetto a quelli di capra e pecora. Vanno bene anche il groviera, la mozzarella e la ricotta (ovviamente di mucca).

Se volete sapere se le vostre abitudini alimentari riguardo al sale sono corrette, e se volte testare il vostro grado di preparazione sull’argomento, potete fare l’apposito test sul sito della Società Italiana di nutrizione Umana (qui il link).

Chi scrive lo ha fatto prima di iniziare questo articolo, e l’attestato dice medaglia d’argento.

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