Pollo e patatine è una combo tradizionale della domenica, ma non è molto salutare: fa male ai capelli e crea altri effetti indesiderati

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Che domenica sarebbe se a casa, dalla nonna, non ci fosse il pollo con le patate a riunire tutta la famiglia? Beh, certamente sarebbe una domenica più salutare dal punto di vista alimentare. Nonostante la pietanza sia tra le più amate da grandi e piccini, alcuni esperti stanno mettendo alla gogna questo abbinamento.

Pollo e patate, non mangiarlo se sei debole di stomaco

In primis mangiare alimenti troppo ricchi di grassi e condimenti ha effetti negativi sui capelli: così facendo, si indebolisce il bulbo pilifero e aumenta la caduta.

Inoltre sembra che l’accostamento tra carne e alimenti ricchi di amido, quindi patate, pasta e riso, sia da evitare del tutto se vogliamo risolvere alcuni problemi digestivi e intestinali.

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Se vi state chiedendo, dunque, quale sia la lista di pietanze vietate, oltre al pollo allo spiedo e patatine, bandito anche il tipico hamburger o il roastbeef con purè. Il motivo è stato spiegato qualche tempo fa dal dott. Wayne Pickering, uno specialista in nutrizione che avrebbe aiutato i suoi pazienti a risolvere fastidiosi effetti legati a questo tipo di abbinamento gastronomico.

Come riporta Chedonna.it, “gli amidi per essere digeriti richiedono un ambiente digestivo alcalino mentre la carne richiede un ambiente acido per essere digerita”.

E ancora: “Quando mangi carne e amido contemporaneamente il tuo corpo non riesce a digerirli. Il risultato? Se il cibo non viene digerito, resta nel corpo, creando problemi“.

Problemi quali gonfiore addominale, reflusso, bruciore di stomaco e eccessivo gas, senza contare che il processo digestivo si fa ancor più lungo e laborioso, causando anche stanchezza fisica e mentale.

Pollo e patate, così rischi di diventare calvo

Chi soffre di questo tipo di disturbi può provare a eliminare per alcune settimane di mangiare carne e patate e vedere se effettivamente il dr. Pickering aveva ragione… Male che vada, i capelli saranno comunque più forti e folti di prima!

La soluzione contro la calvizie potrebbe passare dalla tavola. Secondo una ricerca realizzata alla Johns Hopkins University negli Stati Uniti e pubblicata su Scientific Reports, l’annoso problema della perdita dei capelli, che affligge sempre più uomini e donne, potrebbe essere risolto attraverso la giusta alimentazione.

Lo studio ha, infatti, dimostrato che alcuni cibi sarebbero responsabili della caduta dei capelli, mentre altri agevolerebbero l’infoltimento della chioma.

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I ricercatori sono partiti da un dato di fatto: alcuni alimenti influiscono sulla produzione di glicosfingolipiti (GLS), grassi che costituiscono diverse membrane cellulari. Poi, hanno avviato un esperimento per osservare gli effetti che queste sostanze hanno sia sulla pelle che sulla pigmentazione dei capelli. Hanno così sottoposto due gruppi di topi a due diverse alimentazioni: una tipicamente occidentale e ricca di grassi e colesterolo, l’altra a base di cibi sani.

I risultati? Nei roditori del primo gruppo si sono fin da subito manifestate perdita di peluria e lesioni cutanee, registrando una presenza anomala di neutrofili.

Per ridurre le conseguenze dei Gls, hanno sottoposto i topi a un trattamento con D-Pdmp che ne blocca la produzione, osservando un miglioramento sia dell’infiammazione della pelle che nella perdita di pelo.

L’esito di questo studio apre la strada a nuove possibili terapie contro la calvizie umana, e anche se manca ancora una sperimentazione sull’uomo, la conclusione a cui sono pervenuti gli esperti è che la perdita dei capelli è potenzialmente legata al tipo di alimentazione.

I cibi da evitare per mantenere una bella chioma? Quelli molto grassi, appunto, come alcune carni, gli insaccati, il burro, il tuorlo d’uovo, i formaggi stagionati, le carni bianche con pelle.

Alleati dei nostri capelli, invece, sembrano dimostrarsi il pesce, i legumi, la frutta secca, le verdure in foglie, alcuni agrumi e i kiwi.

Da oggi, dunque, niente più pollo allo spiedo e patatine fritte condite con maionese: prevenire è meglio che curare!