Matilda è una bambina di pochi mesi che ha salvato la vita della sua mamma. Con quell’atteggiamento molto preoccupante nei confronti del seno della sua mamma, ha portato Claire a fare degli accertamenti e a scoprire di essere malata di cancro. Ecco cosa è successo e come sta ora

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La storia ha dell’incredibile: una bimba di pochi mesi salva la vita della madre, “fiutando” un cancro alla mammella. La racconta la dottoressa Melania Rizzoli su liberoquotidiano.it, spiegando che anche il cancro ha un odore specifico e riuscire a riconoscerlo potrebbe permettere di salvare molte vite.

Una scoperta importantissima sul fronte della diagnosi precoce che, grazie agli strumenti più innovativi messi in campo con l’aiuto delle nuove tecnologie, offre un significativo contributo nella lotta contro questa terribile malattia.

Il cancro ha un odore: la bimba che ha salvato la mamma

Che il cancro abbia un odore, lo sa bene Claire Grandville, una quarantenne inglese che ha da poco avuto la sua prima figlia, Matilda. Durante l’allattamento, la donna aveva notato che la bambina tendeva a prendere il latte sempre dalla stessa mammella, la destra.

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La reazione della piccola quando veniva a contatto con il seno sinistro era di evidente rifiuto: girava la testolina e a volte scoppiava a piangere. Non andava meglio se la madre provava a dare alla piccola il latte aspirato da quella mammella: Matilda non voleva saperne di berlo.

Preoccupata, Claire ha portato così la bambina dal pediatra ma la piccolina non aveva alcun problema. Lei, invece, sì. La donna infatti ha scoperto di avere un cancro al seno sinistro di circa 10 centimetri. Un tumore molto aggressivo che è stato asportato grazie a un tempestivo intervento chirurgico. La mastectomia completa dell’intera mammella, seguita da chemioterapia e radioterapia hanno salvato la vita della signora inglese.

Tutto grazie al naso della sua piccola Matilde, che aveva percepito l’odore della malattia.

Il cancro ha un odore: nuovi strumenti a disposizione

La storia di Claire e Matilda dimostra che anche il cancro ha un odore, proprio quello che disturbava la piccola durante l’allattamento.

La ricerca scientifica sta facendo passi importanti per riuscire a mettere in campo strumenti sempre più innovativi che riescano a fiutare questo particolare odore, solitamente impercettibile al naso umano.

Ogni tumore è collegato infatti a dei marcatori specifici che oltre a essere presenti nei liquidi biologici evaporano delle molecole attraverso la pelle e il respiro, emanando determinati odori.

Per individuarli, grazie all’ingegneria scientifica è stato realizzato un potente e minuscolo naso elettronico dotato di microchip che riesce a convertire l’odore in segnale elettronico. Esiste anche il Breath test, che permette di diagnosticare il cancro attraverso un semplice respiro.

Non solo: dall’ Imperial College di Londra arriva anche un elettrobisturi “intelligente”, chiamato “iKnife” (coltello intelligente), capace di percepire l’odore dei tessuti tumorali durante l’intervento chirurgico e indirizzare così la mano del chirurgo.

(foto @kikapress)