Le accuse di molestie sessuali contro Harvey Weinstein ha scosso il mondo del cinema. Ora a parlare sono le star: da George Clooney a Meryl Streep

Caso Weinstein: a parlare sono le star di Hollywood

Il caso Weinstein sta sollevando un enorme polverone mediatico ad Hollywood e dintorni. Sotto accusa è finito il produttore Harvey Weinstein, che è stato denunciato per avere, negli ultimi trent’anni, abusato sessualmente delle sue dipendenti, comprese alcune attrici.

A far scoppiare la bomba sono state le denunce di otto donne, tra le quali figurano le attrici Ashley Judd e Rose McGowan, tra le vittime del produttore.

Ora a parlare è il mondo del cinema nella sua interezza tramite le dichiarazioni di alcune importanti star che, da Meryl Streep a George Clooney, non hanno mancato di mostrare il proprio disappunto nei confronti della condotta del produttore.

Ai microfoni dell’Huffington Post è Meryl Streep la prima a rompere il silenzio nei confronti del caso, dichiarando di essere completamente sconvolta da una notizia così “disgustosa” e lodando pubblicamente le donne che sono riuscite a denunciare l’accaduto: “sono eroine coraggiose, che hanno sollevato le loro voci per parlare dell’abuso”.

Sulla stessa linea anche George Clooney, che con Weinstein aveva avuto un forte rapporto professionale. “Avevo sentito dei rumors a riguardo fin dagli anni ’90, ma non immaginavo fossero reali – ha dichiarato al Daily Beast – non c’è niente da dire a riguardo a parte che è indifendibile”.

Judi Dench – che aveva lavorato nel film premio Oscar Shakespeare in Love, prodotto appunto da Weinstein – si è a sua volta “inorridita” dalle notizie, dicendosi a sua volta vicina a coloro che hanno sofferto per colpa del produttore e interamente a supporto di chi ha avuto il coraggio di rivelare i fatti.

Anche altri attori si sono espressi sulla vicenda. Mark Ruffalo ha twittato parlando di “disgustoso abuso di potere”, sperando di star assistendo “all’inizio della fine di questi abusi”.

Ma le voci del mondo del cinema hanno soltanto cominciato a fluire, specie dopo il licenziamento di Weinstein dalla compagnia che egli stesso ha fondato e tanti altri messaggi dello stesso tipo sono arrivati anche da Emma Thompson, Jennifer Lawrence, Jessica Chastain e Seth Rogen.