La dieta dell’uovo sodo non può essere sostenuta a lungo e per alcune persone è addirittura sconsigliata. Ecco perché e come funziona.

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Dieta dell’uovo sodo. Forse questa mancava all’appello tra le diete che avete provato o di cui avete sentito parlare finora. La cosa interessante è che farebbe perdere ben 5 kg in pochi giorni. E con la prova costume ormai incombente, tutto ciò diventa veramente allettante.

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Perché fare la dieta dell’uovo sodo

La dieta dell’uovo sodo potrebbe far storcere il naso, eppure le uova garantiscono un senso di sazietà maggiore. Ciò vuol dire che non si è tentati di spizzicare tra un pasto e l’altro. In più questo alimento ha un alto apporto nutritivo di proteine.

Stando a tale regime alimentare si possono mangiare da 4 a 6 uova al giorno. È una dieta molto ricca di proteine, povera di grassi e carboidrati e con poche calorie.

Le cose da non fare

Come riporta il sito dissapore.com ci sono alcuni punti fermi nella dieta dell’uovo sodo. Innanzitutto non bisogna sostituire gli alimenti. Poi non bisogna aggiungere alimenti che non siano presenti nella dieta, e non si possono bere alcolici. Importante anche bere due litri di acqua al giorno.

I benefici delle uova

Ma perché le uova fanno bene? Perché sono ricche di vitamina B1, B2, B12, BB, D, sodio, magnesio. E ancora: potassio, ferro, fosforo, calcio, acidi grassi.

Tante anche le proprietà benefiche. Aiutano in caso di malattie cardiovascolari, hanno effetti positivi sul sistema nervoso, sono ricche di vitamina D, quindi aiutano il sistema scheletrico. Riducono pure la caduta dei capelli grazie agli aminoacidi solforati.

Dieta dell’uovo sodo, le controindicazioni

Ma dal momento che non è tutto oro quel che luccica, ci sono anche delle controindicazioni. La dieta dell’uovo sodo non è ben bilanciata, come si può intuire. È eccessivamente ipocalorica, con totale assenza di grassi e quasi niente carboidrati, quindi non va assolutamente fatta per più di pochi giorni.

È inoltre sconsigliata a chi ha problemi di fegato o di cistifellea, ai diabetici e a chi soffre di iperlipidemia grave.

Nota: il presente articolo è il frutto di una ricerca e di una elaborazione di notizie presenti sul web. Con la presente l’autore, la redazione e l’editore declinano ogni responsabilità e invitano i lettori ad eseguire un’attenta verifica e a rivolgersi sempre ad un medico specialista.

Foto: Shutterstock