Il Messaggero

I dati allarmanti dei cambiamenti climatici

Che l’emergenza climatica sia un argomento che dovrebbe toccare la coscienza di tutti, è un dato assodato. Ma se qualcuno ancora fosse convinto che non esista questa emergenza, beh consideri che uno studio scientifico ha evidenziato come l’innalzamento delle temperature degli oceani, sia pari a 4 bombe atomiche al secondo.

crediti foto@Kikapress

Nel 2019 la temperatura degli Oceani è cresciuta in modo repentino

Dati allarmanti quelli che arrivano da un gruppo di scienziati internazionali che hanno analizzato i dati ambientali dal 1950 al 2019. Dall’analisi condotta, emerge che la temperatura media degli Oceani nel 2019 è stata di 0,075 °C. Un dato superiore alla media degli anni precedenti. Detto così forse la notizia non rende l’idea di quello che sta accadendo.

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Il calore immesso negli Oceani negli ultimi 25 anni è pari a 4 bombe atomiche al secondo

Lijing Cheng dell’Accademia Cinese delle Scienze, uno degli scienziati della ricerca, ha fatto dei calcoli e paragonato il dato con un evento che tutti conoscono: la bomba atomica lanciata su Hiroshima dagli Stati Uniti durante la guerra nel 1945.

Negli ultimi 25 anni la quantità di calore che abbiamo immesso negli Oceani è pari ad una media di 4 bombe di Hiroshima al secondo ogni giorno. E la temperatura continua ad aumentare.

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Stiamo distruggendo la terra

Se anche questo paragone non vi rende l’idea, considerate che il dato del 2019 è l’equivalente di 100 asciugacapelli per ogni abitante della Terra, puntati accesi in contemporanea verso il mare 24 ore su 24.

Le nostre azioni e la nostra incoscienza stanno distruggendo la Terra e modificandone l’assetto. Il riscaldamento così rapido degli Oceani, porta gravi conseguenze sull’ecosistema marino. L’innalzamento delle temperature porta ad un disgelo sempre più rapido e ad una morte dei ghiaccia, con conseguenze ovviamente sulla fauna e sull’ecosistema e sui livelli dei mari.

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Le meraviglie della natura messe a rischio dalle nostre azioni

L’emergenza climatica è sempre più grande e noi tutti dovremmo prenderne maggiore coscienza e consapevolezza affinché la natura possa continuare a stupirci.

Come fa in questa foto dove nelle Grotte di Petrosa-Auletta, una stalattite (formazione calcarea che pende nella volta di alcune grotte) ed una stalagmite (formazione calcarea colonnare che sale dal pavimento della grotta) arrivano a toccarsi. Un ‘bacio’ emozionante che andrà a formare una colonna, come si legge nella didascalia del post.

“Si stima che da circa ventimila anni queste concrezioni crescano lentamente cercando di toccarsi” si legge ancora nella didascalia. Ma se le cose non cambiano assisteremo sempre meno a meraviglie del genere.

 

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