Il Messaggero

Addio al Principe Filippo, una vita sempre un passo indietro

È definitivamente svanito sotto il cielo di Londra l’idillio matrimoniale tra la Regina Elisabetta e suo marito Filippo, il Principe Consorte e Duca di Edimburgo che si è spento il 9 aprile, a poche settimane dal compimento dei suoi 100 anni e di ritorno da quasi un mese di ricovero per un’infezione e alcuni problemi cardiaci.

Addio al Principe Filippo, una vita sempre un passo indietro

Andato in pensione alla veneranda età di 96 anni, l’ex Principe di Grecia e Danimarca ha speso gran parte della sua vita un passo indietro rispetto a Sua Maestà, pur avendo fame di potere e brama di titoli. Titoli che sono arrivati solo con il tempo, quando Sua Altezza la Regina gli concedeva questo o quel ducato per calmare la sua voglia di ascesa e dominare il suo carattere ostico, le intemperanze coniugali e una certa allergia ai protocolli reali.

Leggi anche: >> IL MACABRO SOSPETTO SULLA REGINA ELISABETTA: L’ULTIMO REGALO DI FILIPPO PRIMA DI LASCIARLA, DI COSA SI TRATTA

Addio al Principe Filippo, una vita sempre un passo indietro

Ben più difficile che governare un destriero selvaggio (che Elisabetta ha sempre amato alla follia), la Regina ha avuto a che fare per più di 70 anni con un uomo dipinto dai media come pieno di risentimento, rancore, frustrazione e particolarmente incline a gaffe e cadute di stile. Eppure i due hanno resistito al tempo, agli scandali, alle voci, alle altissime aspettative.

Addio al Principe Filippo, una vita sempre un passo indietro

Il Principe Filippo ha conosciuto la sua Lillibet quando aveva solo 18 anni (lei ne aveva 13) e pur avendo tutte le carte – anche genealogiche – per risultare il pretendente migliore per la futura Regina, il cognome tedesco del padre Andrea e una certa vicinanza da parte delle sorelle di Filippo all’ideologia nazista lo hanno reso inizialmente inviso all’interno della Royal Family.

Leggi anche: >> GRAVE MANCANZA DI RISPETTO DI HARRY E MEGHAN MENTRE FILIPPO ERA RICOVERATO

Addio al Principe Filippo, una vita sempre un passo indietro

Elisabetta II, però, accettò più a cuor leggero di sposarlo quando egli rinunciò ad essere parte della casata Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg per adottare il cognome materno Battenberg, poi inglesizzato Mountbatten per indorare la pillola, e si convertì all’Anglicanesimo.

Addio al Principe Filippo, una vita sempre un passo indietro

Nonostante avesse rinunciato a tante libertà per Elisabetta, sono stati troppi i no ricevuti soprattutto nei primi 10 anni di matrimonio: dall’impossibilità di dare ai figli il cognome Mountbatten al divieto di occuparsi direttamente di questioni politiche o familiari, senza dimenticare che Filippo, per molto tempo, non aveva neanche il permesso di camminare al fianco della moglie, dovendo stare almeno un paio di passi dietro. Un gesto di ribellione, però, resta nella memoria di chi assistette all’incoronazione della Regina: quel 2 giungo 1953, Filippo, infatti, fu l’unico a non inchinarsi al suo cospetto.

Leggi anche: >> REGINA ELISABETTA, PRONTO IL PIANO SEGRETO PER RIPORTARE HARRY A CORTE

Addio al Principe Filippo, una vita sempre un passo indietro

Il ruolo del maschio Alfa – completamente dimenticato nella sfera pubblica – veniva però ampiamente riconquistato in camera da letto dove pare che la passione tra il duca e la Regina fosse travolgente. Ma al duca di Edimburgo va anche l’indubbio merito di aver saputo sostenere in modo pieno e assoluto la moglie, diventando la sua roccia, e – ammettiamolo – anche di aver reso più divertenti gli incontri diplomatici o le cene ufficiali per via di quell’easy talking che ha causato, in tanti anni, imbarazzi a lui e alla cara Lillibeth.

Addio al Principe Filippo, una vita sempre un passo indietro

Senza colui che fino a poco tempo fa sfrecciava sulla Range Rover impavido e incurante delle regole stradali, d’ora in avanti parlare della Royal Family sarà di certo un po’ meno interessante.