Il Messaggero

Allergia al sole

Proteggere la pelle quando ci si espone al sole è fondamentale; tuttavia ci possono essere casi in cui si sviluppa una versa e propria allergia che si manifesta il più delle volte con rush cutanei, arrossamenti e pruriti.

Crediti foto@Shutterstock

L'allergia al sole, è detta anche fotosensibilità, fotodermatosi o dermatite solare

L’allergia al sole, è detta anche fotosensibilità, fotodermatosi o dermatite solare, dopo l’eritema solare e le scottature è una delle patologie più diffuse legate all’esposizione ai raggi solari. Si tratta di una patologia non contagiosa, che può essere di tipo genetico quindi ereditario ma può anche essere dovuta all’assunzione di alcuni farmaci, o all’utilizzo di sostanze chimiche quali profumi, creme solari, creme idratanti.

Crediti foto@Shutterstock

dermatite fotoallergica e dermatite polimorfa solare

Si parla di dermatite fotoallergica quando l’irritazione cutanea è provocata da sostanze chimiche come l’assunzione di farmaci o l’utilizzo di profumi o creme solari; mentre la dermatite polimorfa solare (la più diffusa in assoluto) può compartire con rossore, bolle simili alle punture di un insetto, prurito e vesciche.

Crediti foto@Shutterstock

L'allergia al sole, può essere curata

Una volta stabilità la tipologia di allergia, può essere curata; in ogni caso è bene non esporre la pelle al sole nelle ore più calde e utilizzare sempre una protezione solare con un fattore alto. Attenzione, se pensate che porvi al riparo sotto l’ombrellone possa essere la soluzione giusta ricordatevi che non tutti gli ombrelloni schermano i raggi solari.