Il Messaggero

Dieta

Sulle diete, si sa, si dice tutto e il contrario di tutto: uno dei convincimenti più comuni è che per “stimolare il metabolismo” occorra mangiare tanto e spesso. Arriva direttamente da Israele una forte smentita: non è così, anzi con i frequenti mini-pasti si rischia di ingrassare.

Dieta B vs Dieta delle 6M

Lo studio, portato avanti dall’Università di Tel Aviv, si è strutturato così: per tre mesi è stato monitorato lo stato di salute di una trentina di volontari, obesi con diabete di tipo 2 e un’età media di 69 anni. I volontari sono stati divisi in due gruppi: un gruppo ha seguito la cosidetta “dieta B”, che prevede abbondante colazione, pranzo medio e cena leggera, l’altro gruppo la dieta 6M, sei mini-pasti giornalieri.

Dieta B

Dopo tre mesi, i pazienti a dieta B erano dimagriti di cinque chili. Quelli che seguivano la dieta dei sei mini-pasti erano invece ingrassati di 1,4 chili. Il dato che è saltato agli occhi degli studiosi è stato anche quello relativo al glucosio nel sangue: dopo 14 giorni dall’inizio della dieta il gruppo che seguiva la dieta B aveva già fatto registrare un significativo calo dei valori.

Esempio di colazione salata

Se amate il salato, potete scegliere 2 uova sode o una fetta di salmone affumicato, sempre accompagnato da pane integrale e un frutto.

Esempio di colazione dolce

se amate il dolce, potete scegliere due fette di pane integrale con ricotta e cacao amaro, più un caffè o un thè e un frutto di stagione, oppure uno yogurt greco bianco intero con mandorle, noci e un frutto di stagione.