Il Messaggero

Tanti auguri Barbie

Ha 59 anni e se li porta benissimo Barbie, la bionda che ha fatto giocare generazioni di ragazzine: simbolo di una perfezione giudicata ben presto irragiungibile, la sorridente bambola crescendo è maturata ed ha capito che di donna non ce n’è una sola, ma anzi che la femminilità è qualcosa che per definizione si declina in centinaia di sfumature.

Barbie

Una delle critiche che è sempre stata rivolta alla Mattel, casa di produttrice della Barbie, è quella di proporre un modello di donna unico, dalle misure fisiche irrealistiche e che mette in evidenza le doti fisiche invece che quelle mentali.

Le Barbie contro il pregiudizio

Nel 2018 quindi la Mattel ha promosso, in occasione della Festa della donna, una linea di bambole tutta nuova, decisamente innovativa e contro ogni pregiudizio: si chiama Ispiring Women ed è stata presentata poco prima dell’8 marzo, per “ricordare alle bambine e alle ragazze di tutto il mondo che possono essere ciò che vogliono”

La Barbie ispirata alla calciatrice Sara Gama

In questa collezione troviamo la Barbie Frida, pittrice pioniera dei diritti delle donne, la Barbie Amelia Earhart, la prima donna che ha attraversato l’Atlantico in solitaria, la Barbie Katherine Johnson, matematica afro-americana della Nasa che ha calcolato la traiettoria dell’Apollo 11, ma anche la Barbie pugile, ispirata alla boxeur Nicola Adams , e in Italia la Barbie calciatrice, ispirata a Sara Gama, capitano della squadra femminile della Juventus e della nazionale femminile italiana.

Tanti auguri Barbie

Un bel passo avanti da quel 9 marzo di 59 anni fa, quando Ruth Handler suggerì al marito, proprietario della Mattel, di lanciare una bambola adulta e non bambina, chiamandola con il nomignolo della figliola Barbara: nel frattempo nel mondo i collezionisti sono un popolo di oltre 100.000 persone, una Barbie del 1959 è stata venduta su Ebay a 3600 dollari circa e la mitica bambola è diventata la protagonista di decine di film, cartoni animati e videogiochi in tutto il mondo.