Il Messaggero

Caduta dei capelli, l’autunno non c’entra: forse lavori troppo, così rischi di diventare calvo

Tanti uomini soffrono di calvizie, a cominciare dal Principe William, e anche se oggi è certamente più accettata di ieri esteticamente parlando, la caduta dei capelli è comunque vista quasi come una sconfitta personale: in autunno è più facile avere a che fare con questo “disturbo”, ma le cause sono molteplici e tra le ultime scoperte annoveriamo anche l’eccessivo orario di lavoro.

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Caduta dei capelli, l’autunno non c’entra: forse lavori troppo, così rischi di diventare calvo

A confermare il legame tra calvizie e quantità di lavoro ci pensa una ricerca condotta da un team di ricercatori della Sungkyunkwan University School of Medicine di Seoul, in Corea del Sud dopo aver analizzato i dati raccolti su 13.391 uomini con un’età compresa tra i 20 e i 59 anni, nel periodo di tempo che va dal 2013 al 2017.

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Caduta dei capelli, l’autunno non c’entra: forse lavori troppo, così rischi di diventare calvo

Gli scienziati hanno diviso i soggetti in due gruppi, il primo comprendeva coloro che lavoravano 40 ore settimanali, nel secondo invece c’erano coloro che trascorrevano a lavoro 52 ore a settimana: quest’ultimi perdono i capelli ad una velocità doppia rispetto agli altri.

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Caduta dei capelli, l’autunno non c’entra: forse lavori troppo, così rischi di diventare calvo

Tutta colpa dello stress che incide anche sul cuoio capelluto: i cambiamenti ormonali provocati dal cortisolo, infatti, hanno effetti disastrosi sui bulbi piliferi, che entrano nella cosiddetta fase di catagen, ovvero di riposo. In sostanza non crescono nuovi peli e dunque, quando il capello cade lascia un vuoto.

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Caduta dei capelli, l’autunno non c’entra: forse lavori troppo, così rischi di diventare calvo

La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Annals of Occupational and Environmental Medicine, non ha preso in considerazione il genere femminile e l’autore dello studio – Kyung-Hun Son – ha precisato che “La limitazione dell’orario di lavoro, al fine di prevenire lo sviluppo dell’alopecia, può essere più necessaria per i lavoratori più giovani, come quelli che hanno 20 e 30 anni, in cui iniziano a manifestarsi i sintomi della caduta dei capelli”.