Il Messaggero

Covid-19 e influenza stagionale sono cose diverse

La disinformazione sul Covid-19 è ancora fortissima, tanto che c’è chi lo paragona ancora ad una banale influenza stagionale. A riguardo, però, interviene la dottoressa Antonella Viola, immunologa dell’Università degli Studi di Padova, che spiega quali siano i calcoli da fare per rendersi conto delle reali statistiche della pandemia.

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Ecco i parametri nel calcolo del Covid-19

In un post su Facebook nel quale chiede di non banalizzare il Covid-19, la dottoressa Viola specifica che i parametri utilizzati nelle statistiche sul coronavirus sono tre: mortality rate, Infection Fatality Rate (IFR) e Case Fatality Rate (CFR).

Il mortality rate rappresenta il numero di morti sul numero di abitanti. L’IFR è il numero di morti su tutti i contagiati, compresi gli asintomatici. Il CFR è il numero di morti sui contagiati sintomatici.

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Il paragone tra Covid-19 e influenza non regge

Tenendo conto di questi assunti, continua la disamina dell’immunologa, non è corretto paragonare il Covid-19 all’influenza stagionale, anche perché facendo calcoli e confrontando statistiche ci rendiamo conto di quelli che sono i numeri reali.

Innanzitutto, l’influenza stagionale ha una mortalità dello 0,1% circa calcolato in base al CFR. La mortalità del Covid-19 è calcolata sull’IFR, ed è attualmente stimata tra lo 0,5 e l’1%. Va da sé che i due numeri non sono paragonabili.

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Ma allora perché non calcolare anche il tasso di mortalità del Covid-19 in base al CFR?

Ma allora perché non calcolare anche il tasso di mortalità del Covid-19 in base al CFR?

La risposta è già contenuta nel post della dottoressa, che spiega: “Le stime del CFR del Covid19 sono approssimative poichè la pandemia è in atto e poichè questo valore cambia moltissimo col cambiare dell’età e delle condizioni cliniche dei pazienti ma si stima ad oggi intorno al 2-3%, decisamente maggiore quindi dell’influenza stagionale. Se a questo si aggiunge la contagiosità del SARS-CoV-2 e i lunghi tempi di incubazione e quindi di diffusione del contagio, nonchè il fatto che il nostro sistema immunitario non ha mai visto questo virus e quindi siamo tutti potenzialmente infettabili, si comprende come davvero sia assurdo banalizzare (ancora!) e confrontare COVID-19 con l’influenza stagionale. Basta stupidaggini e polemiche e lavoriamo tutti insieme”.

covid 19 statistiche reali
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Influenza? È un errore tentare di abbassare subito la febbre

Spesso, quando abbiamo un po’ di febbre, il nostro obiettivo è quello di farla abbassare il prima possibile, prendendo antipiretici.

Ebbene, si tratta di un’operazione da non eseguire con troppa fretta.

Secondo i ricercatori dello Shangai Institute of Biochemistry, quando la temperatura corporea aumenta, i globuli bianchi sono più efficaci nel trovare il punto in cui si genera l’infiammazione. In questo modo riescono a contrastarla più intensamente.

Quindi, abbassare subito la febbre con l’aiuto di un antipiretico non farebbe altro che rallentare il lavoro dei globuli bianchi, dandoci un sollievo immediato ma prolungando la permanenza della malattia nel nostro organismo.

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