Il Messaggero

Civita di Bagnoregio, inaugurata la Casa del Vento

Nell’ultra-millenario borghetto etrusco di Bagnoregio, fa capolino Civita di Bagnoregio, conosciuta come ‘la città che muore’: un luogo romantico, ricco di storia che in un momento di passaggio fra la dimensione globale del turismo e quella dello slow tourism entra nei nuovi itinerari di viaggio tracciati dalla Regione Lazio.

Civita di Bagnoregio, inaugurata la Casa del Vento

Oggi, venerdì 11 giugno, è stata inaugurata la ‘Casa del Vento’, uno dei 10 centri di animazione culturale del programma ‘Itinerario Giovani’ promosso dalla Regione Lazio. Itinerario Giovani, attraverso la riqualifica di nuovi spazi stimola la creatività e l’aggregazione giovanile.

I progetti curati da ragazze e ragazzi under 35 hanno il compito di riattivare i luoghi, attrarre flussi esterni e coinvolgere le comunità giovanili locali per rilanciare il turismo e promuovere allo stesso tempo la coesione sociale.

Civita di Bagnoregio, inaugurata la Casa del Vento

La Casa del Vento – in cui sono compresi anche un giardino medioevale e un orto sensoriale – accoglierà le attività del centro, che vanno dai percorsi informativi e formativi alle esperienze turistico-culturali, dalle attività di coesione sociale e integrazione ai gruppi di lavoro con diversamente abili, soggetti svantaggiati e fragili.

Civita di Bagnoregio, inaugurata la Casa del Vento

C’è spazio anche per la proposta di intrattenimento culturale con spettacoli, eventi e musical su temi di artigianato, natura ed enogastronomia.

Civita di Bagnoregio, inaugurata la Casa del Vento

A commento dell’inaugurazione del centro culturale di Civita di Bagnoregio Nicola Zingaretti ha fatto sapere:

“Scommettere sui giovani significa mettergli a disposizione mezzi e spazi per renderli protagonisti e questa è un’occasione per loro che fa bene anche al turismo. Questo è un meraviglioso modo per stare dalla parte dei giovani: offrigli un’opportunità di lavoro, un luogo per socializzare e stimolare la loro creatività in un borgo magico e ricco di storia come quello di Bagnoregio”