Come preparare la frittura di calamari perfetta?
Esistono poche semplici regole per riuscire ad avere una frittura di calamari perfetta. Gran parte del lavoro va fatto prima della frittura vera e propria, ma dà grandissime soddisfazioni. Bastano infatti alcuni semplici accorgimenti per ottenere una frittura di calamari perfetta, croccante ed appetitosa. Ecco quali sono le regole da rispettare.
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Una frittura perfetta è più semplice di quanto si pensi
Gran parte del lavoro va fatto prima della frittura vera e propria, e durante la preparazione. Le regole per una frittura di calamari perfetta non sono affatto un segreto custodito in antichi papiri, ma semplici accorgimenti.
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Frittura di calamari perfetta: il segreto sta prima della preparazione
Innanzitutto: prima di lavorare i nostri calamari (e di immergerli nell’olio), cercate di asciugarli ed evitate di salarli. Anche la pastella è meglio prepararla senza sale. Calamari troppo umidi e salati, infatti, rendono la frittura molliccia e poco piacevole. Meglio salarli a fine frittura, rimarranno appetitosi e croccante.
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Attenzione alle fritture: ecco come farle
Un altro accorgimento importante è la temperatura: meglio non mettere i calamari nell’olio subito dopo averli tolti dal frigorifero. Vanno invece lasciati riposare a temperatura ambiente, per non abbassare troppo la temperatura dell’olio.
Inoltre, bisogna friggere in una padella capiente ma mettendo pochi pezzi alla volta, per evitare che la temperatura dell’olio cali e che – ancora una volta – i nostri calamari assumano una consistenza molliccia. La frittura va fatta per immersione totale: dà uniformità di cottura, minor tempo di contatto con l’olio e quindi un minor assorbimento di quest’ultimo da parte del cibo. Insomma, rende piacevole il nostro piatto.
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Qual è l'olio giusto per una frittura di calamari?
Infine, nelle regole per avere una frittura di calamari perfetta non può mancare l’olio: bisogna sceglierlo di qualità, ma anche quello giusto. Meglio l’olio di arachidi, che ha un punto di fumo molto alto (210°), bene anche quello d’oliva, a patto che abbia una bassa acidità. Da evitare assolutamente l’olio di mais, quello di girasole o di altri semi.
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