Il Messaggero

riconosce un bugiardo

Quando parliamo, ma anche quando ascoltiamo, corpo viso e voce possono mandare dei segnali rivelatori; ecco che si può riconosce un bugiardo da molti fattori come il suono della voce. No, non vi servirà avere una macchina della verità: basta ascoltare la ‘firma’ della voce.

A svelarlo un team dello Science and Technology Laboratory for Music and Sound e del Perceptual Systems Laboratory, collegati al Centro nazionale per la ricerca scientifica in Francia, che hanno fatto una serie di esperimenti. Tono ritmo e intensità costituiscono la melodia di una frase e gli scienziati hanno notato che il cervello umano assimila questa ‘firma’ anche se non sta valutando l’onestà dell’interlocutore. La variazione di questi tre  elementi può dire molto sulla sincerità di ciò che viene detto.

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5 elementi a cui fare attenzione

Sebbene non sia così facile capire se una una persona è un bugiardo, secondo lo psicologo Richard Wiseman, ci sono 5 elementi a cui fare attenzione per smascherare un bugiardo. L’uso di forme impersonali. Chi mente tende a raccontare storie che non sono mai accadute e quindi non utilizza spesso parole come ‘mio’, o ‘io’. Dovendo ‘cercare’ le parole da usare, tendono a non essere fluidi e a inframezzare il discorso con intercalari come ‘mmmm’ oppure ‘eeeee’. Così come chi prende lunghe pause prima di parlare potrebbe essere un campanello di allarme.

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Gestualità e domande

C’è poi la gestualità da considerare: in un bugiardo è quasi assente perché deve concentrarsi su cosa dire. Infine l’ultimo elemento cui fare attenzione: le domande. I bugiardi tenderanno a cambiare discorso e quindi a rispondere con domande per distogliere l’attenzione da ciò che è stato chiesto loro.

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