Il Messaggero

Diana, come chiamava la Regina: Lady D. spietata con la suocera

Lady Diana resterà per sempre nel cuore dei sudditi inglesi e non, e la sua triste vicenda personale continua ad appassionare le generazioni più giovani che hanno il desiderio di conoscerla per quello che era. Per questo motivo gli eredi dell’amico e confidente Roger Gramble hanno messo all’asta 40 lettere private vendute per 95mila euro: “Volevamo dimostrare che essere umano stupendo, amorevole, colto e affascinante fosse la Principessa di Galles”.

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Le preziose missive sono state scritte tra il 1990 e il 1997, anni che lei stessa definisce “i più difficili della mia vita”: in quel periodo la moglie di Carlo era alle prese con il Camillagate, la separazione dal Principe di Galles nel 1992, l’intervista shock a Panorama nel 1995 e il divorzio ufficializzato nel 1996.

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A proposito della fine del suo matrimonio con Carlo, in una di queste lettere private, Diana ironizza sulla sua prima uscita pubblica dopo il divorzio parlando di sé in terza persona: “Diana, la Principessa di Galles, è uscita a pranzo per la prima volta. Data: 28 agosto”.

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Ma c’è una lettera in particolare, battuta all’asta per più di 10mila euro, che contiene informazioni davvero succulente per tutti gli amanti delle vicende che coinvolgono la Royal Family. Il foglio in questione, scritto a mano, nasconde il soprannome che Diana dava alla Regina in persona quando parlava di lei con gli amici.

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Nell’ottobre 1995 scrisse all’amico Roger, all’epoca a capo del Municipio di Westminster:

“Spero che tu sia arrivato all’appuntamento all’Abbazia prima di The Boss. Se così non è stato, spero che tu abbia detto che era colpa mia”.

The Boss, beninteso, non è Bruce Springsteen ma il capo della Ditta, sua Maestà, al vertice di quella che di recente Meghan Markle ha definito “The Istitution”.