Il digiuno estremo di Raz Degan
Raz Degan ha dichiarato sui social di aver affrontato dieci giorni di digiuno totale, bevendo solo acqua. Secondo l’attore, regista ed ex modello israeliano, questa pratica avrebbe avuto effetti positivi sulla sua salute, al punto da definirla “l’inizio di una nuova stagione”. Le sue parole hanno immediatamente sollevato un acceso dibattito. Se da un lato qualcuno ha ammirato la forza di volontà e la determinazione dell’attore, dall’altro molti hanno espresso preoccupazione per i rischi connessi a un digiuno così prolungato e privo di supervisione medica. La scienza, infatti, mette in guardia su questa scelta estrema.
Foto: Kikapress
Perché bere acqua è fondamentale (ma non basta)
Non c’è dubbio che idratarsi sia essenziale per la salute. L’acqua è un elemento chiave per il funzionamento dell’organismo: regola la temperatura corporea, aiuta l’eliminazione delle tossine e supporta i processi metabolici. È anche vero che bere acqua può favorire il dimagrimento, grazie all’effetto saziante e al leggero incremento del dispendio energetico legato alla termogenesi. Ma l’acqua da sola non può sostituire i nutrienti di cui il corpo ha bisogno. Senza proteine, carboidrati, grassi, vitamine e sali minerali, il rischio è quello di mettere a dura prova gli organi interni e compromettere funzioni vitali.
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I pericoli di un digiuno totale prolungato
Privare il corpo del cibo per dieci giorni consecutivi può provocare gravi carenze nutrizionali. Quando si digiuna in modo estremo, il corpo è costretto a consumare le proprie riserve, partendo dai carboidrati, passando ai grassi e infine intaccando anche le proteine muscolari. Questo processo può comportare debolezza, vertigini, calo della pressione, disidratazione e, nei casi più gravi, danni al fegato o ai reni. Inoltre, senza un monitoraggio medico, si corre il rischio di squilibri elettrolitici pericolosi, che possono influire sul battito cardiaco e sul sistema nervoso. L’apparente benessere iniziale può dunque trasformarsi in un serio problema di salute.
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La differenza tra alimentazione controllata e restrizione pericolosa
Seguire una dieta equilibrata è ben diverso dal privarsi del cibo per lunghi periodi. Anche le strategie più in voga, come il digiuno intermittente, restano oggetto di dibattito nella comunità scientifica e vanno valutate con attenzione. In ogni caso, si tratta di approcci che non escludono completamente l’apporto calorico quotidiano, ma lo distribuiscono in modo diverso. Il digiuno totale, invece, priva l’organismo di ogni fonte di energia, rendendolo vulnerabile e affaticato. Per perdere peso o depurarsi, gli esperti consigliano piuttosto di puntare su un’alimentazione a basso contenuto calorico ma ricca di nutrienti, evitando cibi processati, zuccheri e grassi in eccesso.
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Il parere degli esperti: sempre meglio consultare uno specialista
Di fronte a pratiche estreme, la comunità medica è chiara: non sono sicure, né raccomandabili. L’idea di “ripulire” l’organismo privandolo del cibo è una semplificazione rischiosa. Ogni corpo ha esigenze diverse, e solo un nutrizionista qualificato o un medico specializzato può indicare un piano adatto alle caratteristiche individuali. È importante non farsi influenzare da testimonianze personali sui social, che spesso ignorano gli effetti collaterali o le condizioni pregresse di chi le racconta. Mangiare meno può avere senso, ma mangiare bene resta la strada più sicura per stare in salute davvero.
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