Una personalità generosa fin dall’infanzia
Cresciuti sotto i riflettori, i principi William e Harry hanno sempre suscitato curiosità per il loro rapporto, spesso definito “complicato”. A fare nuova luce sul legame tra i due fratelli è Paul Burrell, storico maggiordomo della principessa Diana, che per oltre un decennio ha seguito da vicino la quotidianità della famiglia. Burrell, intervistato dal Daily Express, ha raccontato un episodio che mostra un lato tenero e forse poco noto del principe Harry: da bambino, non esitava a condividere la sua paghetta con i figli del personale di servizio. Un gesto piccolo ma profondo, che rivela quanto la sensibilità verso gli altri facesse già parte della sua natura.
Foto: Kikapress
Le “nonne rosa”: banconote e affetto
Durante i pomeriggi trascorsi nella residenza di Highgrove, i figli di Burrell giocavano spesso con i giovani reali. In quelle occasioni, Harry era solito regalare loro delle banconote da 50 sterline, che lui chiamava affettuosamente “pink grannies” – le “nonne rosa” – per via del colore del biglietto e del volto della Regina Elisabetta stampato sopra. A detta dell’ex maggiordomo, Harry trovava una gioia genuina nel vedere i bambini felici e li incoraggiava a mettere da parte quei soldi per comprare una PlayStation o altri desideri. William, invece, pur essendo presente, si distingueva per un atteggiamento più riservato.
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Due fratelli, due visioni del mondo diverse
La differenza tra Harry e William, secondo Burrell, era evidente anche nei giochi e nel modo di vestirsi i due principi mostravano approcci opposti: mentre Harry correva libero in bicicletta con i jeans consumati, William arrivava impeccabile nella sua mini Aston Martin, vestito di tutto punto. Due caratteri ben distinti: uno più spontaneo e affettuoso, l’altro più formale e cosciente del proprio ruolo futuro. Ed è una dinamica che, a distanza di anni, sembra ancora emergere nelle loro scelte di vita.
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Un’eredità emotiva dalla madre Diana
Il legame di Harry con l’infanzia e con i bambini non è casuale: sua madre, la principessa Diana, era nota per la sua capacità di entrare in empatia con i più piccoli e con i più fragili. Burrell, che ha lavorato fianco a fianco con lei fino alla tragica morte nel 1997, è convinto che il gesto di Harry sia un riflesso diretto di quella eredità affettiva. Diana insegnava ai suoi figli a guardare oltre il protocollo, a vedere e riconoscere la sofferenza e la gioia nelle persone comuni. In questo senso, la generosità di Harry è il risultato di un’educazione emotiva molto profonda.
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