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Frutta secca: proprietà e dosi consigliate

La frutta secca ha molteplici benefici per il nostro organismo; ricca di fibra, magnesio, vitamine è perfetta per iniziare la giornata o come spuntino. Ma attenzione, ci sono casi in cui è meglio evitare di mangiarla.

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Sebbene la frutta secca abbia molte proprietà nutritive che fanno bene al nostro corpo, doppiamo fare una distinzione e non eccedere nelle sue quantità giornaliere. Si divide polposa (disidratata) ricca di zuccheri e povera di grassi e a guscio, povera di zuccheri e ricca di grassi.

Essendo ricchi di nutrienti, bisogna non esagerare con le quantità giornaliere: la giusta dose è sui 30/40 grammi al dì.

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Frutta secca a guscio

Di questo gruppo fanno parte le noci, i pistacchi, le noci di cocco, gli arachidi, le mandorle, le nocciole, le castagne; sono tutti ricchi di sali minerali come potassio magnesio ferro fosforo, di vitamine B ed E e proteine. Sono poveri di zucchero e anche di acqua e nonostante non sia privi di calorie (100 gr ne contengono circa 600) sono un ottimo alimento per un sano regime alimentare.

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Frutta secca polposa (disidratata)

Ne fanno parte invece, fichi, prugne, datteri, uva passa. Hanno una buona quantità di sali minerali e vitamine, ma sono ricchi di zuccheri e fibre e poveri di grassi.

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Ci può mangiarla e chi deve fare attenzione

Si tratta di un alimento perfetto da mangiare a colazione o come spuntino di metà mattina o pomeriggio, ma è bene non assumerlo di sera né dopo i pasti principali perché appesantisce la digestione.

Inoltre mentre è indicato per chi fa attività sportiva o per le donne incinta, la frutta secca non è particolarmente indicata per chi soffre di patologie infiammatorie croniche come gastrite, ulcera, morbo di Crohn, colite. Chi ha problemi ai reni, chi è diabetico o chi sta seguendo una dieta ipocalorica, sarebbe meglio che evitasse la frutta secca di tipo polposo (quella disidratata).

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